Secondo il protocollo, l'annuncio del nome del nuovo leader del Partito Conservatore è stato fatto da Dame Cheryl Gillan, dal "backbench Tory 1922 Committee" poco dopo mezzogiorno, ora locale.
Tre minuti dopo, il discorso del vincitore che, successivamente in base al protocollo incontrerà prima il suo staff e poi i parlamentari conservatori.
Boris Johnson è stato eletto dagli iscritti al Tory, che hanno espresso la loro preferenza via posta nelle ultime due settimane, con 92.153 mila voti rispetto ai 46.656 mila ottenuti dal suo rivale Jeremy Hunt, attuale ministro della Difesa. Hanno votato in totale 159.320 degli iscritti al partito, pari all'87,4%.
Johnson, ex sindaco di Londra, era considerato il favorito e la sua elezione non è certo una sorpresa. Di contro, all'interno del gruppo parlamentare Tory, il suo nome non convince tutti, tanto che un certo numero di figure di spicco del partito ha già fatto sapere che non farà parte del suo Governo.
Mercoledì pomeriggio Theresa May presenterà ufficialmente le proprie dimissioni alla regina che, subito dopo, assegnerà l'incarico di primo ministro a Boris Johnson che verrà ricevuto a Buckingham Palace.
Nei prossimi giorni, in Gran Bretagna ritornerà al centro del dibattito politico la questione Brexit, la cui gestione potrebbe essere ancora più complicata rispetto a quanto non lo sia stata con Theresa May, a causa delle posizioni radicali di Boris Johnson che, per tale motivo, alla Camera dei Comuni potrebbe avere contro buona parte dei membri del suo stesso partito.
Pertanto, in futuro, in Gran Bretagna non è da escludere alcuno scenario... tanto che persino la possibilità che si ritorni al voto per le politiche, e non solo per un nuovo referendum sulla Brexit, non è affatto remota.