Secondo quanto si legge nel rapporto Chilcot, contenente le conclusioni della commissione di inchiesta relativa al coinvolgimento della Gran Bretagna nella guerra in Iraq, le informazioni fornite dai servizi segreti in merito alla presenza delle armi di distruzione di massa nel paese mediorientale erano quanto meno poco attendibili e prive di riscontri oggettivi.
Ma la commissione guidata da sir John Chilcot va oltre e sostiene che il contenuto delle informative dell'MI6, il servizio segreto britannico, nella redazione dei rapporti sulle armi chimiche, aveva tratto indicazioni da un film del 1996, The Rock, che annovera tra i protagonisti Sean Connery e Nicolas Cage e in cui un generale dell'esercito americano, asserragliatosi sull'isola di Alcatraz, minaccia con armi chimiche la città di San Francisco.
Infatti, a pagina 196 del rapporto Chilcot si legge che in un'informativa del SIS (Secret Intelligence Service) vari agenti chimici, come VX, sarin e soman sarebbero stati prodotti ad Al-Yarmuk e caricati in una varietà di contenitori, fra cui delle sfere di vetro cave, collegate fra loro. Come si può leggere nel testo queste venivano considerate "valuable intelligence", cioè informazioni importanti e attendibili.
Peccato che armi chimiche e agenti nervini non vengano di solito conservati in contenitori di vetro. Inoltre, i contenitori descritti (sfere di vetro collegate fra loro) sono esattamente quelli della finzione cinematografica, come si vede nell'immagine in alto.
Che qualcosa non quadra nell'informativa, però, se ne accorgono ben presto anche i servizi segreti. Infatti a pagina 313 del rapporto Chilcolt, si dice che nel mese di ottobre del 2002 il SIS si rende conto che nel rapporto di settembre ci sono delle "inesattezze". Anche i servizi si rendono conto di come tenere armi chimiche in contenitori di vetro sia pratica inusuale e che questi ultimi presentano un po' troppe analogie con quanto mostrato nel film The Rock.
A questo aggiungono anche che difficilmente l'Iraq negli anni 80 avrebbe potuto produrre il soman, una delle sostanze chimiche elencate, dal momento che non era in grado di procurarsi uno degli ingredienti necessari.
Questa è un'ulteriore dimostrazione di come tutta la fase precedente all'intervento militare in Iraq sia stata effettivamente caratterizzata da scarsa professionalità e molto pressapochismo. In realtà, esisteva una volontà politica interventista, cui bisognava fornire delle informazioni da utilizzare nei confronti della pubblica opinione come giustificazioni per una decisione ormai presa da tempo.