di Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - SALERNO.  Di alcuni argomenti, che riguardano il rapporto tra le varie patologie umane e l’ambiente oppure il rapporto tra le varie emissioni in atmosfera e i grossi cambiamenti climatici, oggi si potrebbe non parlare più. 

Non si dovrebbe, chiarisco, per convincere gli altri… in quanto bisogna accettare che la scienza dice questo: "Alcune sostanze inquinanti che immettiamo in modo doloso o colposo nell’ambiente esterno, anche se finora ci hanno dato un  possibile progresso, purtroppo stanno avendo un  prezzo che inizia ad essere troppo alto e non più accettabile.

Il progresso non può avere un prezzo se questo ha conseguenza sulla patologia umana, il benessere psicofisico delle popolazioni , la stessa genetica futura delle popolazioni e degli altri esseri viventi  che verranno.

Inutile a mio giudizio spendere soldi per riunioni tra i potenti della terra, creare ministeri e uffici ad hoc e poi  fare poco o addirittura nulla per l'ambiente! 

I miei riferimenti Italiani più evidenti di cui mi sono occupato negli ultimi 10 anni sono l’Ilva, Augusta, Terra dei fuochi, Sarroch , Basilicata, Gela, Pfas, Seveso e altre, nonché le  opere delle quali ho relazioni eseguite nei master plan e nei vari giudizi al Tar e Consiglio di Stato per gli aeroporti di Linate, Leonardo Da Vinci, Capodichino, Firenze e Salerno e Vas,  piano aeroportuale Italiano.

Il principio che ha ispirato alcune prese di posizioni in linea sia con la Comunità Europea che con la scienza in generale è quello che la Terra è come una multiproprietà abitata temporaneamente da noi e che va rispettata e  principalmente lasciata pulita a coloro che verranno. 

"Indeed, the earth  and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations. (V. Petrosino et. al   Cancer &Science).  drive.google.com/file/d/1Z9ZyRnoPdSBD-P9InIFeJ_QZjsTRIZUU/view

Tutto questo per seguire solo ed esclusivamente secondo Scienza e coscienza. 

Spesso uno scienziato che produce scienza e che magari vede un poco al di là degli altri se non allineato alla politica e alle esigenze economiche del momento può essere anche messo in cattiva luce. 

Oggi questo ,purtroppo, accade ancora ma… le voci in tutto il mondo ora sono tante, è difficile se non impossibile aprire un dibattito pubblico e raccontare alla gente che vivere sotto l’Ilva fa bene, che vivere ad Augusta è salutare, che vivere nella Terra dei fuochi non fa male a nessuno e che  vivere sotto un aeroporto è tutta salute e che non esiste alcun rischio e preoccupazione…

Spesso siamo abituati a non vedere i problemi quando questi interessino gli altri. Questa cosa è comprensibile umanamente.

Ovviamente se io vivo nel Cilento, ad esempio, o a Paestum se venga costruito  un aeroporto sulla testa dei cittadini di Pontecagnano o Bellizzi. Differente se, ad esempio, lo stesso fosse stato costruito sulla testa dei Cilentani.

Questo accade per tutte le cose. L’Ilva produce acciaio e contribuisce a produrre ricchezza per altre aziende... cosa importa, pertanto, ad un cittadino di Belluno di quanto accade a Taranto? 

Purtroppo non si può più ragionare così, la terra tutta sta divenendo più piccola, come se gli spazi si fossero ridotti, gli effetti delle "imbecillità umane" si sentono anche al polo nord e al polo sud, quindi non possiamo più essere egoisti ma partecipare,  come se quella criticità fosse sotto casa nostra.

Cosa mi meraviglia da uomo di scienza?

Mi meraviglia la politica sia nazionale che locale. Come può un amministratore pubblico, un primo cittadino, convincere la sua gente che una certa criticità non causerà danni? Andare contro la scienza peggio del più incallito no vax?

In realtà è quello che è accaduto per gli aeroporti di Firenze e Salerno. Quello che accade poi in altri posti dove realmente o si negano alcune cose o si affidano a continue misurazioni e rilievi di cui conosciamo spesso l’inefficacia ad opera costruita.

Purtroppo, le opere che possono creare alterazioni dell’atmosfera, inquinamento e ripercuotersi sui territori e la gente non vanno più costruite.

Le opere esistenti vanno mitigate o riconvertite al più presto, altrimenti non parliamo più di salute , ambiente e cambiamenti climatici. Non chiediamo più alla scienza di fare scoperte o comprendere che sta accadendo. Votiamoci all’’ignoranza per il bene del dio denaro e di un falso benessere. 

La storia è piena di avvertimenti trascurati, purtroppo spesso chi ha creato i problemi non riesce a vedere da vivente le imbecillità che ha provveduto a realizzare. 

Oggi seriamente bisogna riconvertire L’Ilva , mettere la parola fine alla Tdf, evitare in tutti i modi gli smaltimenti dolosi e colposi , ridurre le emissioni, evitare di caricare i territori di criticità, evitare costruzione di nuovi aeroporti.

Il traffico aereo deve essere razionalizzato, deve anche diminuire fino a quando non ci saranno motori e carburanti diversi o tanto meno inquinanti. Dobbiamo poi, e lo dico da sempre, considerare le fonti inquinanti indotte da queste opere. 

A breve si inizierà di nuovo la battaglia per l’aeroporto di Firenze, il cui masterplan fu bocciato al Tar e al Consiglio di Stato . Firenze ha avuto più comuni e politici schierati contro. 

Pontecagnano sono stati 7 anni di pseudo opposizioni, poi alla fine la Compagnia temendo la caduta al Consiglio di Stato, ha a suon di centinaia di migliaia di euro, triplicando o anche più il valore,  comprato terre e case dei ricorrenti ormai ridotti a poche unità per abbandono di altri che non hanno probabilmente creduto fino in fondo alla possibilità di fermare la macchina. 

Alla fine iniziamo a chiedere davvero: ma quanto è costato, sta costando e costerà ancora questa opera?  Opera che in fondo è stata contrastata  e sarà contrastata ancora dalla Scienza.

Il problema non erano tanto gli espropriati quanto coloro che resteranno.

Alla fine se lo Stato crede di poter creare una criticità ambientale sulla testa di una popolazione, questo dovrà andarlo a discutere con scienza alla mano. Ecco perché credo che Firenze non vedrà la nuova pista del suo aeroporto e Salerno avrà una serie di problemi a catena.

Alla fine anche l’Ilva in un modo o nell’altro dovrà cessare la sua attività, e ricordiamoci che vedremo dei benefici sulla popolazione solo tra almeno 30 anni, stessa cosa per la Terra dei fuochi, Augusta ecc. 

Insomma ad un certo punto la scienza non potrà che non prevalere, è un punto di arrivo già scritto. La nostraTerra non è più in grado di riparare le imbecillità umane o anche gli errori fatti in buona fede ma poi non corretti.

Pochi giorni fa la stessa associazione dei medici per l’ambiente, che attenti… non è un covo di stregoni… ha scritto ai potenti riuniti in Egitto: 

fai.informazione.it/daiblog/507F08C3-9137-4392-8DF6-D1744D04B235/Emissioni-climalteranti-prodotte-dagli-aerei-Il-presidente-ISDE-scrive-ai-rappresentanti-di-governo-a-Sharm-el-Shekh-Pontecagnano-invece-evita-di-comprendere

I sindaci dovrebbero bere da queste fonti pulite e non da condotte malandate.

Cosa dire di più? 

Bisogna prendere atto che questi due aeroporti non vanno bene per quel territorio e le nuove opere non vadano fatte. Bisogna prendere atto che in Basilicata le perforazioni hanno creato problemi a tanti… bisogna fare qualcosa . Bisogna mettere mano all’Ilva e comprendere o meglio prendere atto che non possiamo chiedere sacrifici alla gente che abita nei pressi dell'acciaieria. Stessa cosa per Augusta, Gela e altre situazioni piccole, medie o gravi.

Spesso mi viene detto ma "esistono anche altre cose che inquinano"… certo noi parliamo di inquinamento in genere, quindi ok per ogni smaltimento doloso e colposo. In Campania siamo stati capaci di ridurre pochi km di fiume, il Sarno, nel fiume più morto e inquinato al mondo! Forse questo deve insegnarci qualcosa o no? 

Oggi cosa vogliamo fare? Costruire un aeroporto in un territorio agricolo fiorente e ricco ?   In un territorio con  aziende che producono quarta gamma, rucola Igp e prodotti caseari  e sulla testa di ancora ignari cittadini , che probabilmente non hanno davvero preso  ancora coscienza di cosa accadrà  tra qualche decennio ? 

Credo che sia venuto il momento di dire basta, non so realmente cosa pensa oggi questo governo nuovo certo dovrà dare delle risposte e in molti campi. Cosa farà davvero per l’ambiente? Io spero tanto, anche se alcuni personaggi mi sembrano impreparati sull’argomento.

Credo tra l’altro che molta responsabilità a volte sia anche degli amministratori locali che non sono preparati e spesso non sono neppure capaci di difendere realmente i territori.

Spesso parlano di sviluppo e benessere e creano criticità ambientali, poi magari li vedi promuovere giornate di prevenzione sul cancro.

Ecco spesso  sono solo esempi di scarsa conoscenza dei problemi, di  chiara mancanza di consulenti competenti che li guidino, ma anche - qualche volta - di mala fede. 




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