Alle ore 9:39 di martedì 13 agosto, Matteo Salvini rilasciava la seguente dichiarazione:

«Il taglio dei parlamentari in realtà è un SALVA-RENZI. Fino all'anno prossimo non si potrebbe più tornare a votare, e la coppia Renzi-Boschi (che ha sempre votato contro il taglio) salverebbe la poltrona. Capito???
Una volta mandati a casa questi sciagurati, non solo tagliamo poltrone ma anche stipendi».

Dichiarazione che veniva accompagnata dalla seguente immagine:



In serata, lo stesso giorno, lo stesso Matteo Salvini rilasciava la seguente dichiarazione a commento del suo intervento odierno al Senato:

«Vi ripropongo il mio intervento al Senato.
Avanti con il taglio di 345 parlamentari senza esitazioni, già la prossima settimana, e poi: #votosubito, la parola agli Italiani!»

In pratica, nel giro di poche ore, Salvini ha cambiato completamente idea affermando l'esatto opposto di ciò che aveva detto in precedenza... senza dare alcuna spiegazione, come se avesse sempre sostenuto la stessa posizione.

La nuova, sorprendente, dichiarazione veniva accompagnata dalla seguente immagine:



Infine, prima della mezzanotte del 13 agosto, sempre lo stesso Salvini dichiarava:

«Sto ricevendo centinaia di messaggi di incoraggiamento sulla linea decisa oggi, sul taglio dei parlamentari ed elezioni il prima possibile e ne sono felice. Nel pieno rispetto delle prerogative del Quirinale, conto che gli Italiani possano scegliere il nuovo parlamento per dare vita a un governo in grado di ripartire il nostro Paese».

Così si è fatto ritrarre a commento dell'ultima dichiarazione:



A questo punto, se razionalità e logica contano ancora qualcosa, quanto descritto sopra ha solo due possibili spiegazioni: o Salvini soffre di schizofrenia oppure è assolutamente certo - e probabilmente ne ha già avuto riscontro - che coloro che lo sostengono siano dei perfetti imbecilli a cui al mattino, in relazione ad un determinato argomento, si può far credere una cosa e alla sera l'esatto contrario senza motivazione alcuna... come se questo fosse normale o addirittura naturale!


Il suo collega vicepremier Luigi Di Maio commenta tale decisione in due tempi.

Questo il primo commento:

«Voglio darvi una buona notizia, dopo le proteste dei cittadini nelle piazze e sui social la Lega ha ceduto sul taglio dei parlamentari, una riforma del MoVimento 5 Stelle e che il Paese aspetta da anni. Settimana prossima tagliamo 345 parlamentari.

Sono ancora seriamente preoccupato per milioni di famiglie italiane e per il rischio che aumenti l'Iva.

Non comprendiamo ancora le ragioni di tutto questo caos improvviso, in pieno agosto, senza senso. Nessuno capisce i motivi di chi sta tentando di portare l'Italia sull'orlo del precipizio mentre i cittadini, invece, chiedono giustamente risposte.

Ma l'ho già detto: ognuno è artefice del proprio destino e certe cose si pagano.
Il MoVimento si è sempre comportato con correttezza e lealtà, facendo il meglio per gli italiani. Ci basta sapere questo.

Ad ogni modo ho sentito dire ai leghisti, in un momento di euforia, che taglieranno anche gli stipendi dei parlamentari. È giusto però che i cittadini sappiano che una proposta in tal senso già c'era, è nostra e la Lega l'ha bloccata per un anno.

Solo uno stupido però non cambia mai idea. Si può cambiare idea una e, come in questo caso, anche due volte, per carità. Abbiamo fatto 30, facciamo 31!

Tagliamo 345 parlamentari e contestualmente dimezziamo anche gli stipendi di deputati e senatori. Facciamolo subito. In ufficio di presidenza della Camera abbiamo ancora la maggioranza, non serve neanche convocare le Camere. Bastano un paio d'ore e buona volontà. 20 deputati.

Infine una cosa: non mi sono mai piaciute quelle persone che fanno gli amici di tutti. Per me l'amicizia è una cosa seria, è un valore fondamentale nella vita, straordinario. E soprattutto, i veri amici sono sempre leali...

Per quanto riguarda il voto, il MoVimento 5 Stelle è nato pronto, ma è il Presidente della Repubblica il solo ad indicare la strada per le elezioni. Gli si porti rispetto».


Dopo un paio d'ore, Di Maio rilascia una nuova dichiarazione:

«La Lega dopo aver detto sì al taglio dei parlamentari non ha perso 5 minuti di tempo per aggiungere che sfiducerà Giuseppe Conte.

Questa è la mossa della disperazione, si sono infilati in un vicolo cieco e vi spiego il perché.

Segnatevi queste due date:

- Il 20 agosto ci saranno le comunicazioni di Conte in Senato e la Lega vuole votare contro per sfiduciare il Presidente del Consiglio dei Ministri.

- Il 22 pomeriggio alla Camera si voterà il taglio dei parlamentari.

Dovete sapere che quando viene sfiduciato un governo, si paralizza anche l'attività parlamentare e si cancellano i calendari.

Dunque, se la Lega sfiducia Conte il 20 agosto lo fa solo per non tagliare i parlamentari due giorni dopo. E avrà preso in giro ancora una volta gli italiani.

E niente, stavolta gli è riuscita male... Vediamo che faranno davanti a Conte. Noi li aspettiamo al varco.»


È necessario ricordare a Di Maio, che adesso si scandalizza delle acrobazie logiche di Salvini che per oltre un anno lui ed il suo movimento hanno contribuito, anche in contraddizione alle promesse fatte ai loro elettori, a sostenerne qualsiasi richiesta, anche in contrasto alla Costituzione che loro hanno sempre dichiarato di voler rispettare, calpestandola numerose volte e per ultimo anche approvando il decreto sicurezza bis.

Per Di Maio ed i 5 Stelle che hanno sostenuto Salvini e la sua propaganda, questa non è l'ora di scandalizzarsi, bensì l'ora di scusarsi con i loro elettori e con gli italiani, quelli ancora dotati di un cervello funzionante, per aver portato l'Italia e le sue istituzioni a tal livello di degrado.

Ma soprattutto, per Di Maio è l'ora di fare qualcosa di concreto per rimediare al disastro che lui ha contribuito a realizzare.