Successivamente e probabilmente a seguito dell'interrogatrorio di Aldo Spinelli, agli arresti domiciliari da una settimana nell'inchiesta per corruzione che vede indagati e arrestati anche i vertici della regione Liguria, l'avvocato del presidente Giovanni Toti ha informato i magistrati che seguono l'inchiesta della volontà, da parte del suo assistito, di essere interrogato, adesso ansioso di chiarire le vicende che lo riguardano. Pochi giorni fa si era invece avvalso della facoltà di non parlare

Spinelli, secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa, non avrebbe negato i 75mila euro di finanziamenti versati e registrati ufficialmente come contributo elettorale a Toti, aggiungendo però che in cambio si aspettava che il presidente della regione desse poi seguito alle sue richieste. Spinelli ha detto che lui ha pagato, ma senza ottenere però in cambio i benefici richiesti.

L'avvocato di Toti, Stefano Savi, ha commentato così quanto avrebbe dichiarato l'imprenditore ligure:

"Non so cosa abbia detto Spinelli ieri, ma se avesse detto che Toti ha fatto delle promesse e poi non le ha mantenute è la dimostrazione che non c'era collusione.  Magari Spinelli aveva delle altre amicizie, degli altri canali.  Comunque, il presidente in questa vicenda ha agito soltanto per evitare che in porto nascesse l'ennesima guerra tra terminalisti, quindi nell'interesse pubblico".

Quello che però l'avvocato dimentica di sottolineare - e ci mancherebbe altro che così non fosse dal suo punto di vista - è che Spinelli pensava di poter comprare Toti e Toti non faceva nulla per non farglielo credere... e questo al di là di eventuali responsabilità penali che spettano alla magistratura.

Quello che emerge conferma il modo del tutto personale, privato, di gestire la cosa pubblica da parte di Toti. Un modo che, al di là di possibili reati, mina sicuramente la credibilità di un amministratore, perché fa sospettare che la mancanza di trasparenza possa essere a supporto di finalità che servano non a supportare la pubblica utilità, ma i propri personalissimi interessi. E questo non può che essere sbagliato.

E se la credibilità di Toti è minata - adesso anche dalle dichiarazioni di Spinelli - è ancor più necessario che quanto prima si dimetta dall'incarico pubblico che finora ha ricoperto.