OpenSea lascerà a casa il 20% dei suoi dipendenti. L'amministratore delegato: "combinazione sfavorevole senza precedenti". Ma il mercato degli NFT è in crisi da mesi.

OpenSea, il più grande marketplace dedicato alla compravendita di NFT, ha annunciato un nuovo piano di licenziamenti. L’azienda lascerà a casa il 20% del suo personale.

Annunciando il taglio del personale, l’amministratore delegato di OpenSea ha spiegato che l’azienda deve tutelarsi da quella che è una “combinazione sfavorevole senza precedenti”.

Da una parte il cosiddetto crypto winter, l’inverno delle criptovalute, un periodo caratterizzato da prezzi ai minimi e una complessiva riduzione del volume delle transazioni, dall’altra – a differenza di quanto avvenuto nel 2017 – i problemi non riguardano nemmeno esclusivamente le criptovalute, considerato che il rischio di recessione grava sull’intera economia globale.

A maggio un’indagine del Wall Street Journal aveva accertato il momento di grave difficoltà del mercato degli NFT. Dopo lo straordinario successo registrato ad inizio del 2021, la mania per gli NFT è progressivamente andata scemando. Un trend già visto con altri mercati altamente speculativi, ma che nel caso degli NFT ha assunto caratteristiche ancora più accentuate.

Il numero di vendite medie giornaliere di NFT è crollato: a settembre in media ne venivano registrate 225.000, a maggio sono scese a 19.000. Un calo verticale del 92%.

Ma non solo. Sono anche diminuiti i wallet attivi nel settore. Con riferimento ad Ethereum, nel 2021 erano 199.000 i portafogli digitali attivi nella compravendita di NFT, oggi sono appena 14.000.