Si è tenuto questa domenica ad Aqaba un incontro a cinque tra Giordania, Egitto, Stati Uniti, Palestina e Israele, al termine del quale i partecipanti hanno sottolineato l'importanza di promuovere un processo politico globale che porti al raggiungimento di una pace giusta e duratura in Medio Oriente.

I partecipanti hanno annunciato che le parti palestinese e israeliana hanno affermato il loro impegno nei confronti di tutti i precedenti accordi, convenendo di sostenere misure volte a rafforzare una fiducia reciproca tra le due parti, al fine di affrontare le questioni in sospeso attraverso un dialogo diretto.

Hanno anche sottolineato l'importanza di preservare lo status quo storico nei luoghi santi di Gerusalemme in parole e azioni, senza cambiamenti, e hanno sottolineato a questo proposito l'importanza del ruolo speciale di custode svolto dal regno hashemita.

L'Autorità palestinese e il governo israeliano hanno confermato la loro disponibilità a lavorare congiuntamente, fin da subito, per porre fine alle misure unilaterali per un periodo da tre a sei mesi. in tali misure vi è  l'impegno di Israele a interrompere qualsiasi progetto  sulla creazione di nuove unità abitative negli insediamenti presenti per quattro mesi e a interrompere l'autorizzazione di nuovi avamposti per un periodo di sei mesi.

Non appena le agenzie hanno pubblicato il resoconto ufficiale dell'incontro, il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, che ha partecipato al vertice, ha prontamente dichiarato che Israele non ha accettato alcun congelamento o modifica alle politiche relative agli insediamenti:

"Contrariamente ai rapporti e ai tweet sull'incontro in Giordania, non vi è alcun cambiamento di politica in Israele", ha affermato Hanegbi. "Nei prossimi mesi lo Stato di Israele autorizzerà 9 avamposti e approverà 9.500 unità abitative in Giudea e Samaria”, ha detto usando il termine biblico per la Cisgiordania. "Non vi è alcun congelamento o cambiamento dello status quo sul Monte del Tempio e non vi è alcuna restrizione nell'attività dell'IDF".

Netanyahu ha poi confermato le parole di Hanegbi.

In giornata, due coloni israeliani, due fratelli, sono stati uccisi mentre viaggiavano in auto nei pressi di Huwara, circa 5 Km a sud di Nablus. Scontri si sono registrati tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane, supportate dai coloni, per il resto della giornata in diverse località della Cisgiordania.

Sabato, si è tenuta l'ennesima dimostrazione di piazza, la più grande finora, contro la riforma della giustizia che il governo Netanyahu vuole mettere in atto. 300mila le persone in strada a manifestare in tutto Israele.