... considerando che solidi elementi di prova dimostrano che soggetti stranieri hanno interferito attivamente con il funzionamento democratico dell'UE e degli Stati membri, in particolare durante i periodi elettorali e referendari, attraverso operazioni di finanziamento occulto;
considerando che, ad esempio, Russia, Cina e altri regimi autoritari hanno distribuito più di 300 milioni di dollari in 33 paesi per interferire con i processi democratici e che altri attori come Iran e Venezuela, dal Medio Oriente e dall'estrema destra statunitense sono stati coinvolti in finanziamenti occulti; che questa tendenza sta chiaramente accelerando; che metà dei casi riguarda interventi russi in Europa; che la corruzione e il riciclaggio di denaro illecito rientrano tra le fonti di finanziamento politico da parte di paesi terzi autoritari;considerando che gli strumenti mediatici creati da donatori stranieri in modo non trasparente sono diventati estremamente efficaci nell'acquisire un gran numero di follower e generare coinvolgimento;considerando che queste operazioni finanziano partiti estremisti, populisti e antieuropei e alcuni altri partiti e individui o movimenti che cercano di aggravare la frammentazione sociale e minare la legittimità delle autorità pubbliche europee e nazionali; che ciò ha contribuito ad aumentare la portata di tali partiti e movimenti;considerando che la Russia cerca contatti con partiti, figure e movimenti al fine di utilizzare attori in senso alle istituzioni europee per legittimare le posizioni russe e i governi per procura, per esercitare pressioni per alleggerire le sanzioni e per mitigare le conseguenze dell'isolamento internazionale; che partiti come l'austriaco Freiheitliche Partei Österreichs, il francese Rassemblement National e l'italiano Lega Nord hanno firmato accordi di cooperazione con il partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin e ora devono affrontare le accuse dei media di essere disposti ad accettare finanziamenti politici dalla Russia; che, secondo quanto riferito, anche altri partiti europei, come il tedesco Alternative für Deutschland (AfD), gli ungheresi Fidesz e Jobbik e il Brexit Party nel Regno Unito, avrebbero stretti contatti con il Cremlino, e l'AfD e Jobbik avrebbero inoltre lavorato come cosiddetti "osservatori elettorali" alle elezioni controllate dal Cremlino, ad esempio a Donetsk e Lugansk nell'Ucraina orientale, per monitorare e legittimare le elezioni sponsorizzate dalla Russia; che le scoperte riguardanti contatti stretti e regolari tra funzionari russi e i rappresentanti di un gruppo di secessionisti catalani in Spagna, nonché tra funzionari russi e il più grande donatore privato per la campagna a favore del recesso del Regno Unito nel referendum sulla Brexit, richiedono un'indagine approfondita e fanno parte della strategia più ampia attuata dalla Russia tesa a sfruttare ogni occasione per manipolare i discorsi e favorire la destabilizzazione; ...

Le "considerazioni" sopra elencate, fanno riferimento al paragrafo Finanziamento occulto di attività politiche da parte di attori e donatori stranieri che fa parte della proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulle ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell'Unione europea, inclusa la disinformazione, in discussione a Strasburgo a partire dalla prossima settimana per chiedere - in sostanza - che la Commissione europea prenda in carico il problema e, almeno per il futuro, vi ponga rimedio per evitare che "l'amico Putin", o altri come lui, continuino ad inquinare la vita democratica dell'Unione utilizzando partiti ed elettori inconsapevoli come cavalli di Troia per promuovere svolte autoritarie e antidemocratiche.

Da qualche giorno e in maniera quasi ossessiva, Matteo Salvini, da provetto armaiolo, è diventato un acceso pacifista, inventandosi marce della pace persino nelle zone di guerra (salvo superamento di problematiche tecnico logistiche!) in favore dell'Ucraina che, in base a ciò che lui pubblica sui suoi account social, sta affrontando delle "ostilità" la cui origine, però, il segretario della Lega non sembra conoscere, visto che della Russia non parla mai. Non è curioso?

Indirettamente, comunque, la risoluzione in discussione al Parlamento Ue riguarda anche Silvio Berlusconi e Forza Italia, il senatore lobbista di Italia Viva, Matteo Renzi, culo e camicia con lo stragista saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud e - perché no? - la ipernazionalista Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia che si crogiola nell'idea di essere la rappresentate in Italia del conservatorismo trumpiano, lo stesso che ha invitato all'assalto della sede del Congresso a Washington!

È l'ora che si inizino a fare i conti con questi soggetti, che si mettano di fronte alle loro responsabilità e che la gente inizi a prendere consapevolezza di chi siano realmente quelli che si riempiono la bocca di Italia e di interessi italiani, salvo poi farsi dettare dall'estero i loro programmi.



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