Economia

Italia chiede anche la sesta rata del PNRR

 Mentre altri paesi sono alla prese ancora con le prime rate del piano e faticano a raggiungere gli obiettivi, come per esempio la Spagna di Pedro Sanchez, spesso in passato additata come esempio da seguire, e che proprio nei giorni scorsi è stata bacchettata dalla Commissione per i suoi ritardi nella esecuzione del Piano, il nostro paese si appresta a chiedere la sesta rata, da 8,5 miliardi di euro. Un risultato che rafforza ulteriormente la prima posizione del nostro paese in quanto ad avanzamento lavori sul piano di resistenza e resilienza, che premia il grandissimo lavoro svolto in questi mesi dal ministro per gli affari europei Raffaele Fitto, che in molti già vedono come candidato in pectore per il posto di commissario europeo per il nostro paese.

"Abbiamo preso atto del raggiungimento dei 37 obiettivi della sesta rata. Definiremo qualche dettaglio, ma questo ci consente di inoltrare la richiesta di pagamento entro questa settimana". E’ stato il primo commento, alla fine dalla cabina di regia sul Pnrr tenuta oggi, del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei ministri e a seguito della cabina di regia sul Pnrr "Abbiamo fatto il punto anche sugli obiettivi della settima rata, su cui e' stato condiviso e concordato il lavoro e iniziare il percorso legato agli obiettivi di questa rata", ha aggiunto.

Molto soddisfatta ovviamente anche la premier Giorgia Meloni, per questo importante risultato raggiunto dal nostro paese, per un volta primatista contro tutti i pronostici: "La Cabina di regia di oggi, che segue il positivo confronto tecnico con la Commissione europea che si è protratto per tutta la scorsa settimana, conferma l'eccellente lavoro portato avanti dal Governo, in sinergica collaborazione con le istituzioni preposte e con i soggetti attuatori, sull'attuazione del nuovo Piano italiano, che ha liberato risorse strategiche per alimentare la crescita economica strutturale dell'Italia, al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario", ha detto la premier Giorgia Meloni al termine della cabina di regia sul Pnrr che si è svolta a Palazzo Chigi.

Ma molto soddisfatti anche i commenti del copresidente e capo delegazione del partito della Meloni a Bruxelles, Nicola Procaccini e Carlo Fidanza che hanno voluto sottolineare come L'enorme lavoro di revisione del Pnrr portato avanti dal governo italiano ha consentito di  riformulare il Piano evitando di perdere finanziamenti ingenti e inserendo risorse strategiche per la sicurezza energetica dell'Italia con il REPowerEU. Obiettivi raggiunti in un clima di grande collaborazione e dialogo con tutte le parti interessate, compresa la Commissione Ue, che certifica, se ce ne fosse ancora bisogno, la capacità operativa del governo italiano".

Ma questo importante traguardo fa il paio anche con quello di qualche giorno fa, secondo cui, sulla base dei dati di un report del Sole 24 ore, il nostro paese sembra aver dato una decisa realizzazione anche sul piano della messa a terra dei progetti del piano. Il contatore dei bandi è in aggiornamento continuo, ma secondo le risultanze del report, le gare bandite sono salite a quota 72.836, e le aggiudicazioni sono 41.687 (il 57,2% rispetto ai bandi). Sempre il sole 24 ore riporta come sono ancora da chiudere gli appalti per 179.277 nuovi progetti, ma i Comuni sono vicini al traguardo. Insomma come dire che per una volta un governo italiano rispetta i tempi previsti per la realizzazione di opere pubbliche, vero tallone di Achille del nostro paese negli ultimi cinquant’anni almeno. e questa è certamente un’ottima notizia.

Autore Vincenzo caccioppoli
Categoria Economia
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