"So di poter contare su di te per riportare la Russia alla ragione e riportare tutti al tavolo dei negoziati", questo è quanto ha detto Macron a Xi Jinping nell'incontro avuto oggi a Pechino. Xi, da parte sua, ha affermato che Cina e Francia hanno "la capacità e la responsabilità" di salvaguardare la pace nel mondo.
I colloqui tra i due leader si sono svolti in un'atmosfera definita sia dai cinesi che dai francesi come "franca" e "amichevole" e nella successiva conferenza stampa, Xi ha affermato che "la Cina sostiene i colloqui di pace e cerca una soluzione politica", chiedendo anche moderazione da parte della comunità internazionale e ribadendo che le armi nucleari non si dovrà mai far ricorso alle armi nucleari.
Da parte sua, sempre a fine colloqui, Macron ha affermato che "non possiamo avere un'Europa sicura e stabile" finché l'Ucraina rimarrà occupata e che è "inaccettabile" che un membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbia violato lo statuto dell'organizzazione.
In una successiva conferenza stampa separata, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha accompagnato Macron in Cina ha dichiarato che se Pechino dovesse fornire armi alla Russia, ciò sarebbe contrario al diritto internazionale e "danneggerebbe in modo significativo" i rapporti tra UE e Cina.
Anche lei, però, si è augurata che Pechino possa svolgere un ruolo che "promuova una pace giusta", aggiungendo comunque di sostenere "fermamente" il piano di pace del leader ucraino Volodymyr Zelensky, che prevede il completo ritiro delle truppe russe. Von der Leyen ha poi detto che Xi Jinping "ha ribadito la volontà" di parlare con Zelensky, ma "quando le condizioni e i tempi saranno maturi".
E la Russia?
Commentando i colloqui di Pechino, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, pur riconoscendo che la Cina ha "un potenziale di mediazione molto efficace e imponente"ha affermato che la situazione con l'Ucraina è complicata e che per il momento non ci sono prospettive per una soluzione pacifica, aggiungendo che la Russia "non ha avuto altra scelta" che continuare con la guerra.
Dopo la cena di Stato di questa sera, venerdì Macron e Xi Jinping si recheranno a Guangzhou, dove è previsto un nuovo colloquio e una cena in privato.
Se sull'Ucraina, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, il viaggio di Macron non sembra aver avuto grandi risultati, di segno opposti quelli raggiunti in relazione ad accordi sia culturali che commerciali. Ad accompagnare Macron vi erano dirigenti di Airbus, del gruppo di lusso LVMH e del produttore di energia nucleare EDF.
Il viaggio a Pechino, quattro anni dopo l'ultima volta che Macron si è recato in Cina, non ha interrotto gli scioperi e le manifestazioni per l'innalzamento dell'età pensionabile che anche oggi hanno interessato tutte le principali città della Francia con scontri, danneggiamenti, incendi e arresti... anche se - secondo il ministero degli interni - il numero di coloro che hanno partecipato alla giornata di protesta indetta dai sindacati sarebbe stato minore rispetto a quello, già in calo, di una settimana fa. Solo 57mila i manifestanti in strada nella capitale
Nuovo appuntamento in piazza tra una settimana, alla vigilia della decisione dei giudici costituzionali che venerdì 14 aprile sono chiamati ad esprimersi sul ricorso di costituzionalità presentato in relazione alla modalità con cui il testo è stato approvato all'Assemblea Nazionale.