Si sa, la musica infine diventa un prodotto. Qualcosa che, tranne in alcuni casi, diventa una moda. Un po' come quando tutti indossano dei pantaloni improbabili che poi dopo qualche anno rivedendo le foto creano qualche imbarazzo.

In "Amami da ora" Simone Barotti è irriconoscibile. Non per l'autotune sulla voce, ma proprio per l'intenzione del brano (reaggetton...) lontano anni luce dalla cantautorialità che sempre l'aveva contraddistinto nonostante i continui cambi di stile. E si rimane perplessi.

Il pezzo ti prende, orecchiabilissimo, lui sempre capace ed alla fine credibile anche in questa nuova veste. Piuttosto si riflette sulla paura di aver perso un altro autore piegato alle nuove mode del momento. Questo sì.

Per ora il brano sta volando alto nelle classifiche di Itunes (35' posto nella top 200!!!) segno che la tendenza funziona. A breve sarà disponibile anche il video. Capiremo se ascoltando e riascoltando continueranno a mancarci brani come "Le rose" o "Raccontami di te" oppure se questo stravolgimento totale avrà la meglio anche sul nostro romanticismo.

L.R.