"Sono passati pochi giorni da una mia decisione sofferta e molto dolorosa. Mi sono accorto che qualcuno non ha capito il perché del mio gesto. C’è una minoranza, ma non per questo meno importante che sta riempiendo social con nefandezze, ricostruzioni inventate di fatti mai avvenuti
Gli “odiatori da tastiera” andrebbero stigmatizzati e non gli andrebbe dato risalto. C’è un limite a tutto ed è stato oltrepassato. Lo devo ai miei familiari, alla Fiorentina ed ai calciatori che mai mi hanno offeso o mancato di rispetto. Un appello alla responsabilità di tutti: credete alle verità, non correte dietro a fenomeni senza moralità".

Questa la reazione di Cesare Prandelli, rilasciata domenica all'Ansa a seguito delle ricostruzioni diffuse su internet dei "veri" motivi che sarebbero dietro le sue dimissioni.

La dichiarazione di Prandelli arriva dopo che la società viola nelle scorse ore aveva denunciato alla Polizia postale la campagna virale di fake news che si era scatenata sui motivi del suo addio... nonostante fossero già più che spiegati nella lettera da lui resa pubblica al momento delle sue dimissioni.