Ai russi, ed è logico che sia così, non è piaciuta la decisione di Meta di consentire agli utenti di Facebook e Instagram - in alcuni paesi - di invocare la violenza contro la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina.

Questa la reazione, venerdì, dell'ambasciata russa a Washington:"La politica aggressiva e criminale di Meta che porta all'incitamento all'odio e all'ostilità nei confronti dei russi è oltraggiosa. Le scelte dell'azienda sono l'ennesima prova della guerra della disinformazione dichiarata al nostro Paese".

Alexander Khinshtein, capo del comitato per la politica dell'informazione e l'informatica presso la Duma di Stato, ha dichiarato che la camera bassa del parlamento russo farà appello all'ufficio del procuratore generale e al comitato investigativo, aggiungendo che "se quanto riportato fosse vero, ovviamente Instagram in Russia dovrebbe essere bloccato, così come lo è stato Facebook".

Anche il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, è intervenuto sulla vicenda: "Dovrebbero pensare a come stanno usando queste piattaforme. Incitano all'odio e, ancora di più, chiedono l'omicidio di cittadini russi".