Accogliendo l'invito delle Autorità civili ed ecclesiali e delle comunità indigene, il Santo Padre Francesco compirà un Viaggio Apostolico in Canada dal 24 al 30 luglio, visitando le città di Edmonton, Québec ed Iqaluit.

Così, lo scorso maggio, il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni,  aveva annunciato il nuovo impegno di Bergoglio, che stavolta non ha voluto saltare come avvenuto per il viaggio in Africa, ma che non pare potrà affrontare nelle migliori condizioni, visto che le foto dell'imbarco sull'Airbus A330 di Ita Airways che lo porterà a Edmonton lo vedono ancora costretto su una sedia a rotelle.

Dopo l'arrivo nel capoluogo dell'Alberta, gli impegni ufficiali per il Papa inizieranno lunedì, per concludersi venerdì a Iqaluit, donve avrà un incontro privato con alcuni alunni delle ex Scuole residenziali nella locale scuola elementare. La partenza per Roma avverrà subito dopo e l'arrivo è previsto per la mattina di sabato.

Lo scorso aprile, nell'incontro avuto con le comunità indigene in vaticano, Francesco aveva espresso vergogna e indignazione, chiedendo perdono a nome della Chiesa per il male arrecato da alcuni cattolici alle popolazioni indigene all'interno (e non solo) delle scuole residenziali tra la fine dell'800 e gli ultimi decenni del '900. 

Per questo Bergoglio ha definito il viaggio un "pellegrinaggio penitenziale" per "contribuire al cammino di riconciliazione e guarigione già intrapreso". Francesco toccherà nuovamente, dopo gli incontri avuti in Vaticano nei mesi scorsi, il dolore e la sofferenza delle comunità originarie. Chiederà perdono, pregherà e porterà la luce della speranza e della riconciliazione, che non può prescindere dalla ricerca della verità, dalla purificazione della memoria, dalla vicinanza alle vittime di abusi e soprusi. 

Per commentare lo spirito del viaggio, questo il messaggio via Twitter pubblicato dal pontefice prima della partenza, che riassume lo spirito del pellegrinaggio: "Cari fratelli e sorelle del Canada, vengo tra voi per incontrare le popolazioni indigene. Spero che, con la grazia di Dio, il mio pellegrinaggio penitenziale possa contribuire al cammino di riconciliazione già intrapreso. Per favore, accompagnatemi con la preghiera".