Sono arrivate quasi a mille i corpi sepolti nei pressi di due scuole cattoliche in Canada. Infatti, ai 215 minori indigeni seppelliti in una fossa comune nei pressi della Kamloops Indian Residential School, si aggiungono le 751 tombe anonime diseppellite nei pressi di un'altra ex scuola residenziale nella provincia di Saskatchewan, la Marieval Indian Residential School, a seguito di scavi iniziati lo scorso 2 giugno.
Entrambi gli istituti facevano parte di una rete di scuole fondate dal governo canadese e amministrate dalle Chiese cristiane presenti nel Paese. Altri edifici che hanno ospitato in passato istituti analoghi sono adesso oggetto d'indagine da parte delle autorità canadesi.
“Le autorità politiche e religiose del Canada - aveva detto Papa Francesco nell’Angelus del 6 giugno - continuino a collaborare con determinazione per fare luce sulla triste vicenda e impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e di guarigione."
Queste, invece, le parole dell'arcivescovo di Regina, capoluogo della provincia del Saskatchewan, Donald Bolen: "Sarà un lungo viaggio. Abbiamo a che fare con una storia complicata. Varie forme di abuso hanno avuto luogo nelle scuole residenziali. Dobbiamo camminare a fianco degli indigeni nella loro ricerca di giustizia. Non dobbiamo nascondere nulla e dobbiamo chiedere scusa quando è chiaro che è importante farlo. Dobbiamo continuare con azioni concrete per la giustizia e la riconciliazione".
Queste, invece, le parole di Danny Glenwright, presidente e Ceo in Canada di Save the Children:
"Siamo profondamente rattristati e sconcertati per la scoperta delle 751 tombe senza nome in un'ex scuola residenziale per bambini indigeni: questa è una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere. Gli abusi, l'abbandono, i traumi e la morte subiti da migliaia di bambini indigeni in Canada sono a dir poco un genocidio, un genocidio che rimane profondamente impresso nella vita degli indigeni di oggi. Il Canada non può smettere di cercare finché non saranno trovate tutte le tombe dei bambini scomparsi e tutte le famiglie sapranno cosa è successo loro. Le comunità indigene meritano giustizia e noi siamo al loro fianco per sostenerle e per garantire che il governo e la Chiesa cattolica rispondano davanti ai sopravvissuti di questo fallimento decennale delle scuole residenziali e alle loro famiglieSave the Children lavora in Canada da oltre 100 anni e ci siamo sempre impegnati per far sì che vengano alla luce la verità e le responsabilità di qualsiasi azione – o mancata azione – che abbia contribuito alla discriminazione e alla violenza subita dai bambini e dalla popolazione indigena. Non si può tacere se si vuole una vera guarigione; dobbiamo denunciare e agire contro le violazioni dei diritti. Chiediamo al governo canadese di dare priorità all’attuazione delle richieste della Truth and Reconciliation Commission, tra le quali quella di intensificare le ricerche nei pressi delle scuole residenziali in tutto il paese per trovare i resti dei bambini scomparsi. Inoltre, è necessaria una riforma urgente del sistema di assistenza all'infanzia per affrontare le disuguaglianze di cui ancora oggi i bambini indigeni sono vittima. La storia indigena e coloniale deve essere inclusa nei programmi scolastici in modo corretto e trasparente".
Questa, invece, la dichiarazione di Inger Ashing, Ceo di Save the Children International:
"La scoperta di quasi 1.000 tombe senza nome in due scuole residenziali per bambini indigeni questo mese è straziante. È un trattamento disumano nei confronti dei bambini che colpisce le generazioni future. Dalle ultime scoperte è emersa la crudeltà del sistema scolastico residenziale in Canada, ma anche in altri paesi. Save the Children chiede che tutti i bambini siano protetti da abusi, abbandono e sfruttamento e si impegna a combattere qualsiasi forma di razzismo istituzionale o discriminazione contro i minori indigeni. Il danno intergenerazionale generato da questo periodo tetro non può essere sottovalutato e l’Organizzazione si impegna ad aumentare la consapevolezza e i diritti dei bambini indigeni".
Il documento a questo link (pdf, 154 MB) descrive la storia delle scuole residenziali indiane in Canada.