Lunedì, due agenti del Dipartimento dello sceriffo della Contea di Los Angeles hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un uomo di colore. Appena si è diffusa la notizia, una folla di un centinaio di persone si è riunita nella notte e ha marciato verso la sede del Dipartimento chiedendo giustizia.

Un funzionario del Dipartimento, Brandon Dean, è intervenuto per ricostruire l'accaduto. 

In base a quanto ha dichiarato, i due vice della stazione di Los Angeles Sud erano in auto quando hanno visto un uomo che in bicicletta aveva violato il codice della strada. Non è stato specificato il tipo di infrazione commessa.

Quando i due agenti hanno cercato di fermarlo, l'uomo ha lasciato cadere la bicicletta e ha iniziato a correre, con i vice che sono andati al suo inseguimento. Quando lo hanno raggiunto, l'uomo ha preso a pugni uno dei due agenti, lasciando cadere un fascio di vestiti che stava trasportando. I due vice, allora, si sono accorti di una pistola nascosta all'interno e a quel punto, entrambi, hanno aperto il fuoco, uccidendo l'uomo che è stato identificato come Dijon Kizzee, 29 anni.

In molti si sono chiesti perché, se i due agenti hanno visto una pistola per terra, hanno sparato ad uomo che a quel punto era disarmato?
 
Così, un centinaio di manifestanti ieri notte è andato a porre la domanda al Dipartimento sulla Imperial Highway a cui appartengono i due vice-sceriffi responsabili della morte dell'uomo di colore. 

Anche questo episodio finirà per innescare nuovi disordini?

Nel 1992, Los Angeles fu teatro di una rivolta che sconvolse per 6 giorni numerosi quartieri della città a seguito dell'assoluzione di quattro agenti del locale Dipartimento di polizia. I quattro si erano resi responsabili del pestaggio di Rodney King, un tassista che per paura di perdere la licenza, anziché fermarsi all'alt della polizia per aver superato il limite di velocità, decise di darsi alla fuga, dando vita ad un inseguimento rocambolesco che si concluse dopo 13 chilometri.