"Vi invito a pregare per il Sudan, dove la guerra che dura da oltre un anno non trova ancora una soluzione di pace. Tacciano le armi e, con l'impegno della Autorità locali e della Comunità internazionale, si porti aiuto alla popolazione e ai tanti sfollati; i rifugiati sudanesi possano trovare accoglienza e protezione nei Paesi confinanti.E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar… Faccio appello alla saggezza dei governanti perché cessi l'escalation e si ponga ogni impegno nel dialogo e nella trattativa".
Queste le parole del Papa dopo l'Angelus odierno in occasione della solennità del Corpus Domini.
Ma per comprendere quanto queste parole siano fini a se stesse, lo fanno capire - molto bene - le parole pronunciate ieri dal capo dello Stato Mattarella nel discorso pronunciato ieri al Quirinale in occasione dell'abituale ricevimento del Corpo Diplomatico accreditato in occasione della Festa della Repubblica:"Guardiamo con amarezza e con preoccupazione al moltiplicarsi delle situazioni di conflitto e di violenza nel nostro vicinato, dall'Ucraina, al Medio Oriente, fino al Sahel.In Medio Oriente, dove, a seguito della brutale ed efferata aggressione terroristica ad opera di Hamas, con l'assassinio di tante persone innocenti, la spirale di reazioni di spaventosa violenza che ne è scaturita crea immani sofferenze e un numero sconvolgente di vittime tra la popolazione civile palestinese, devastazioni nei territori coinvolti, disseminazione di odio per il prossimo futuro, insicurezza per tutti in quella fondamentale regione.Occorre avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, necessariamente in tempi ravvicinati affinché sia realmente possibile.Nell'immediato, ribadiamo l'imperativo di dare piena attuazione a quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l'accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione immediata degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre.Con l'invasione dell'Ucraina - un Paese indipendente e sovrano - la Russia ha riportato la guerra nel cuore dell'Europa e scavato nuovamente un solco tra i Paesi del continente che sognavamo in pace e collaborazione, liberi e democratici da Lisbona a Vladivostok.La Federazione russa ha demolito l'architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo per lunghi decenni, sin dagli Accordi di Helsinki della metà degli anni settanta; e ha lanciato una nuova, angosciosa, corsa agli armamenti.Si tratta di un comportamento tanto più grave in quanto posto in essere da uno dei Paesi su cui ricadono maggiori responsabilità nella comunità internazionale, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza".
Ad assassinare civili in Medio Oriente, prima di Hamas, sono stati gli ebrei prima che diventassero israeliani e anche dopo esser diventati israeliani... nel corso di decenni e decenni. Non ricordarlo, come non ricordare che quello messo in atto dallo Stato ebraico a Gaza è un inenarrabile massacro, anzi un genocidio, non è un bel biglietto da visita per le parole di Mattarella.
E lo ribadiscono anche le considerazioni da lui fatte sulla Russia, in relazione all'invasione in Ucraina e al ruolo di Mosca all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. C'è qualcosa di sbagliato in ciò che ha detto Mattarella? Neppure una virgola. Quello che ha detto il presidente della Repubblica è assolutamente corretto, giusto, condivisibile.
Quello che è grave, invece, è che Mattarella non abbia detto le stesse parole anche per gli Stati Uniti che sono stati complici del genocidio commesso da Israele e che, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, si sono sempre opposti nel fermarlo con il loro diritto di veto, attuando un "comportamento tanto più grave in quanto posto in essere da uno dei Paesi su cui ricadono maggiori responsabilità nella comunità internazionale".
Ma se la saggezza dei governanti cui si appella il Papa è una saggezza a doppio standard, come è possibile sperare che queste persone siano in grado di fermare l'escalation e possano porre ogni impegno in un dialogo e in una trattativa per arrivare alla pace?
Non dovrebbe esser difficile comprenderlo. Eppure...