Fin dalla notte dei tempi l’osteopatia ha rappresentato una scienza volta al raggiungimento non solo del benessere sulla parte dolorante, ma dell’equilibrio armonico in tutto l’organismo rappresentando una branca della Medicina mediante una metodica totalmente manuale fondata sul contatto primario in fase di diagnosi e trattamento.

L’Osteopatia considera l’essere umano come unità di corpo, mente e spirito, costituenti uno dei princìpi della disciplina, e tramite la valutazione, l’analisi e la palpazione individua i distretti anatomici, in cui si ravvisano disfunzioni di mobilità influenzabili negativamente il normale status di salute. A chiarire l’importanza di questo ramo sanitario, vi è il contributo di Vincenzo Cordiano, uno specialista presente nel settore osteopatico da diversi anni. Conseguito il Diploma di Laurea in Medicina Osteopatica, egli esercita come osteopata libero professionista in un centro specialistico poliambulatoriale. Alle sue spalle molteplici post-graduate di alta formazione, come Osteopatia in Gravidanza e Ginecologica, Osteopatia Neonatale e Pediatrica, Osteopatia in campo sportivo, cardiochirurgico pediatrico e posturologico, Osteopatia in ambito odontoiatrico, ecc.

L’incontro con lui è stata l’occasione per un’interessante intervista:


“L’osteopata lavora sul corpo umano nel senso della Fisiologia e dell’Energia, riportando un equilibrio sul versante articolare, cranico, facciale, muscolare, stimolando e facilitando i meccanismi d’autoregolazione, adattamento corporeo ed omeostatico. Egli migliora la salute ed il benessere delle persone; identifica tutti i blocchi e le ipomobilità corporee cercando la causa primaria del dolore ed incoraggiando la capacità di auto-guarigione dell’organismo. L’osteopata non tratta il sintomo; ma l’origine della patologia e di conseguenza deve esser in grado d’individuare l’origine del problema, ovvero la sua eziologia primordiale. – ha sottolineato Cordiano – Il trattamento manipolativo osteopatico ha l’obiettivo primario di eliminare le disfunzioni somatiche, cioè quelle a-fisiologiche di mobilità di alcune regioni anatomiche muscolo-scheletriche e la derivante interferenza su organi, nervi, vasi sanguigni limitrofi, che si manifesta con dolore associato ad ipomobilità.

In Osteopatia non si usano farmaci, né strumenti particolari, ma solo un unico macchinario: le mani. Tramite queste ultime l’osteopatia individua le varie disfunzioni mediante semplice palpazione. Con l’ausilio di tecniche globali, specifiche e mirate, del tutto non invasive, agisce liberando tutte quelle strutture in disfunzione ripristinando così una corretta mobilità corporea omeostatica, che consenta al corpo di tornare al proprio stato di salute iniziale”.


Quando è consigliabile una visita osteopatica?

“È opportuna nei casi di problematiche muscolo-scheletriche (gonalgie, pubalgie, coxartrosi, dolori arto-muscolari generali, patologie discali, disfunzioni cervico-dorso-lombo-sacrali, cruralgie, sciatalgie, fasciti generali, contratture muscolari, artrosi, mala occlusione dentale, lesioni sportive, nevralgie; quando in presenza di emicranie, cefalee, vertigini, sinusiti, acufeni, ansia e stress; in presenza di problematiche alla sfera addominale, come coliti, stipsi, ernie da reflusso gastro-esofageo, gastriti, ptosi epatiche e renali, incollamento addominale causato da cicatrici, cattiva mobilità di intestino e colon, problemi digestivi; contro la dismenorrea, l’endometriosi, le problematiche d’incontinenza e prolassi nonché le situazioni fibromialgiche. È anche indicata durante la gravidanza pre e post parto; nella necessità di linfodrenaggio corporeo; nelle celluliti e ritenzioni idriche varie. Particolarmente segnalata in ambito pediatrico, neonatale soprattutto nei casi, in cui vi sono deformità craniche posizionali oppure in problematiche di rigurgito, coliti infantili, di suzione; nelle problematiche a livello diaframmatico polmonare, trattando e sbloccando tutte quelle strutture impegnate nella fisiologica respirazione; ma che a causa di disfunzioni presentano scarsa mobilità; in fine per riequilibrare il sistema nervoso centrale, endocrino, urogeniale. Ad oggi sono circa 15 milioni gli italiani, che si rivolgono alle cure dell’Osteopata”.


In cosa consiste lo scopo del trattamento?

“Sicuramente prevenire eventuali patologie cronicizzanti e di calibro superiore; ridare mobilità a tutte quelle strutture corporee compromesse da disfunzioni e reintegrare la normale omeostasi; stimare il sistema neuro-vegetativo portando la normale autoguarigione corporea; far regredire i sintomi eliminandone tutte le tossine corporee in eccesso”.


Come si svolge una seduta osteopatica?

“Innanzitutto occorre effettuare una valutazione iniziale (motivo del consulto, storia clinica del paziente, patologie pregresse, visione degli esami diagnostici per accertare che non vi siano patologie di competenza non osteopatica). Successivamente si procede con la visione globale del paziente, con consequenziale esame palpatorio per analizzare tutte quelle strutture mostranti una mancata armonia; poi si esegue una valutazione della postura in statica e dinamica con successivi test di mobilità attivi e passivi. Una volta esaurite tutte le sopracitate azioni preliminari, s’inizia il trattamento osteopatico vero e proprio con tecniche specifiche a seconda della necessità clinica. Al termine del procedimento si realizza una valutazione finale constatando eventuali miglioramenti, modifiche corporee ed allineamenti”.

Vincenzo Cordiano, membro dell’Associazione Nazionale Professionisti Osteopati (A.N.P.O.) è uno strenuo sostenitore dell’autoguarigione, poiché risulta fondamentale restituire al paziente il normale stato di salute: infatti, per la passione profusa nella sua professione si propone di donare vita al corpo restituendo mobilità e vitalità a tutte le sue componenti. Chi fosse interessato ad ulteriori informazioni può contattarlo alla seguente casella di posta elettronica: [email protected]