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Per le plusvalenze finiscono sotto inchiesta anche Roma, Lazio e Salernitana

"La S.S. Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le Autorità.Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un'ottica di leale e totale cooperazione e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata.Nutriamo comunque il massimo rispetto per la Magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi contestate".

"La U.S. Salernitana 1919 in relazione alle notizie di stampa che riferiscono di perquisizioni presso le sedi di alcune società di calcio, tra cui la stessa Salernitana, chiarisce che l'attuale compagine societaria è del tutto estranea alle operazioni oggetto di indagine, riferendosi le stesse a stagioni sportive che precedono il cambio di proprietà.La scrivente Società ha prestato la massima collaborazione agli organi inquirenti e resta a loro ulteriore disposizione".

Così Lazio e Salernitana, mercoledì, hanno commentato le perquisizioni predisposte dalla Procura di Tivoli relative alla compravendita di calciatori avvenuta tra le due squadre quando unico proprietario di entrambe era Claudio Lotito.

La perquisizione nelle sedi sociali della Salernitana e della Lazio è stata effettuata per acquisire tutta la documentazione relativa alla compravendita dei calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro. 

Il motivo? Per i magistrati, "Lotito, in qualità di Presidente del Consiglio di Gestione della S.S. Lazio S.p.A., assieme a Marco Moschini in qualità di Consigliere Delegato, Marco Cavaliere, quale Direttore Amministrativo e Tare quale Direttore Sportivo della Società, "in concorso tra loro, avvalendosi delle fatture di vendita dei giocatori ceduti dalla U.S. Salernitana 1919 srl, frutto di valutazione artefatte rispetto al valore di mercato del singolo calciatore al momento della cessione, indicavano nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi (costi gonfiati), nonché facevano figurare nei bilanci societari i rispettivi valori di acquisto spropositati dei calciatori, così falsando il valore del patrimonio della società sportiva".

Quest'oggi, secondo l'Ansa, gli atti dell'indagine verranno trasmessi al procuratore della Figc Giuseppe Chiné e, pertanto, la vicenda riguarderà anche la giustizia sportiva... più o meno come è accaduto per la Juventus, anche se non è possibile anticipare quello che accadrà, sia in merito all'indagine che alle eventuali sanzioni.


E sempre per accertamenti su plusvalenze e bilanci è la perquisizione avvenuta ieri anche nella sede della Roma, con l'attuale proprietà, la famiglia Friedkin, e quella recedente, James Pallotta, che risultano indagate dalla procura di Roma in relazione alla compravendita di 11  giocatori. Nel mirino dei magistrati sarebbero finite le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Tumminello all'Atalanta, di Luca Pellegrini alla Juve, di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona e gli acquisti di Defrel dal Sassuolo, di Spinazzola dalla Juve, di Cristante dall'Atalanta e di Kumbulla dal Verona.

Autore Mauro Sartini
Categoria Sport
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