Nonostante il clima di grande tensione che c'è in Medio Oriente, e malgrado la politica dei tagli produttivi portata avanti dall'Opec, il petrolio continua a viaggiare al di sotto della soglia degli 80 dollari al barile.

In questa fase il driver più importante sul mercato è l'incremento produttivo di molti paesi estranei al cartello, a cominciare dagli Stati Uniti. Appena settimana scorsa hanno estratto una quantità record di greggio ogni giorno.

Se, come si pensa, i tagli dell'Opec finiranno nel corso dell'anno c'è la prospettiva concreta di un forte surplus di offerta.