Spesso, ricorrere alla saggezza popolare potrebbe essere d'aiuto, ma non viene fatto. Se dalle parti del  Nazareno e di Palazzo Chigi, oltre che al marketing e agli spin doctor, si rifacessero a ciò che insegnano i proverbi, avrebbero tratto maggior  vantaggio dalla campagna politico mediatica allestita contro il Comune di Roma ed il sindaco del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi.

Infatti, se si fossero ricordati del detto "il troppo stroppia", avrebbero limitato le filippiche di tv e stampa contro  il Movimento 5 Stelle ed avrebbero diluito gli interventi contro la Raggi dei parlamentari renziani. Ma invece così non è stato. E l'esagerazione non ha portato frutti, specialmente in coloro che, come i simpatizzanti 5 Stelle spesso sono soliti fare, non disdegnano certo dietrologie e complotti nell'analizzare i fatti della politica e della cronaca.

Così, premendo su questo tasto, al comizio di ieri sera che si è tenuto a Nettuno, Grillo ha ricompattato la piazza dei 5 Stelle, e non solo in riferimento alle migliaia di persone presenti, ma nel senso di tutti coloro che il Movimento lo hanno votato e si sentono portatori dei valori di onestà, trasparenza, corretta amministrazione, ecc.



E come dar torto a Grillo in relazione alla sua analisi. Anche ieri sera, il "giornalista" Bruno Vespa, per sua stessa ammissione confezionatore di programmi ad hoc, ha parlato del Caos di Roma utilizzando alternativamente termini apocalittici e dispregiativi, da storiaccia a disastro. E senza che in studio o in esterna vi fosse qualcuno a supportare la posizione dei grillini. Non proprio un giornalismo all'inglese!

E così, dopo che la piazza è stata ricompattata, per Luigi Di Maio è stato facile scusarsi e mettere insieme una storia, piuttosto discutibile in relazione alle decisioni prese invece nei confronti del sindaco di Parma Pizzarotti, per giustificare la sottovalutazione delle indagini che vedono coinvolta l'assessore Muraro. Di Maio sapeva, ma aveva creduto che l'inchiesta fosse stata  avviata su denuncia dell'opposizione e quindi l'indagine sulla Muraro sarebbe stata perciò solo una conseguenza  burocratica di un'azione politica. Di certo un velo, giudicate voi se pietoso o meno, gettato per sistemare alla meno peggio la vicenda.

A questo punto, in base agli sviluppi dell'inchiesta, la prossima settimana l'assessore Muraro sarà sentita dagli inquirenti, ci potranno essere delle prese di posizione pro o contro molto più decise nei suoi confronti da parte dei vertici del Movimento che, per adesso, hanno accettato la linea Raggi, che ha fatto quadrato nei confronti della squadra da lei scelta per il governo della capitale.

Dov'era la Raggi? Ieri non era in piazza insieme a Grillo. Questo può far pensare ad una presa di distanza dal Movimento, ad una quasi frattura. Per evitare, almeno mediaticamente, tale ipotesi, è stato fatto sapere che la Raggi e Grillo si sono sentiti telefonicamente e che tra i due non c'è nessun problema.

Per quanto riguarda l'immagine del comune, più o meno contemporaneamente alla manifestazione, sul profilo facebook della Raggi veniva pubblicato un video, il cui testo è stato ripreso nel blog di Grillo, dal titolo facciamo chiarezza.

Questa è la posizione del sindaco di Roma:  «Stiamo aspettando di leggere il fascicolo della procura che riguarda l’assessore all’Ambiente Paola Muraro. Le ho imposto, per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini – che vengono prima di tutti - , di lavorare per mantenere pulita Roma.
In merito alla sua posizione non c’è un fatto, un riferimento temporale o un luogo o una circostanza specifica per capire di che si tratta. Non c’è altra informazione. Lo ripeto: vogliamo leggere le carte. Ci auguriamo e chiediamo che arrivino quanto prima.
E siate certi che nel caso ravvisassimo profili di illiceità, agiremo di conseguenza. Sconti non ne abbiamo mai fatti a nessuno e continueremo a non farli.»

Per i più attenti, da sottolineare anche un Post Scriptum  nell'articolo del blog di Grillo, che riporta il testo del video pubblicato, in cui si dice che "l’attuale vice capo di gabinetto Raffaele Marra sarà ricollocato in altra posizione." Tanto per chiarire!

Questo, a conferma, che tra le varie correnti dei 5 Stelle le acque si sono agitate e, nella tempesta, un naufragio vi è stato. Comunque, a meno di ulteriori colpi di scena o di inaspettate rese dei conti all'interno dei 5 Stelle, la bufera sembra passata e nonostante l'impegno, le opposizioni non sono riuscite a buttar giù la giunta.

Un problema, certo, anche per chi aveva puntato sulle Olimpiadi di Roma, ormai sempre più improbabili, come l'occasione per fare affari od esaltare la propria immagine dal punto di vista politico.