Anche nel Gran Premio di Suzuka, in Giappone, è sempre Mercedes. A vincere è ancora Nico Rosberg  che, a quattro gran premi dal termine, sta seriamente ipotecando la vittoria nel mondiale piloti, anche se con 100 punti a disposizione restano comunque vive le speranze per l'altro pilota Mercedes, Lewis Hamilton, oggi giunto terzo.

La gara in Giappone può essere riassunta facilmente in questi termini. Rosberg sfrutta un'ottima partenza e vince senza problemi. Hamilton parte male, rimane invischiato e riesce a rimontare, ma fino al terzo gradino del podio, perché davanti a lui aveva il solito Verstappen che, nonostante una macchina non perfetta, grazie alla sua abilità e tenacia è riuscito a tener dietro il pilota inglese ingaggiando, nel finale, un duello finito solo al penultimo giro con un dritto di Hamilton alla chicane Senna-Prost.

E le Ferrari? Dopo la squalifica per Vettel e l'imprevista sostituzione del cambio per Räikkönen, le macchine di Maranello sono partite, rispettivamente, dalla sesta e dall'ottava posizione in griglia. Alla fine della gara, Vettel è arrivato quarto a 20" dal primo e Räikkönen  quinto a 28".

Con il sesto posto dell'altro pilota Red Bull, Daniel Ricciardo, la distanza della Ferrari dal secondo posto nel mondiale marche occupato dalla Red Bull è adesso di 50 punti.

Rispetto alla precedente, l'attuale stagione della Ferrari è più che deficitaria, con assenza di vittorie e a serio rischio la possibilità di piazzarsi dietro alla Mercedes nel mondiale marche, vinto ormai matematicamente dalla casa tedesca con 4 gran premi di anticipo. Non solo, anche la possibilità che un pilota Ferrari, Räikkönen, arrivi almeno sul terzo gradino del podio alla conclusione del mondiale piloti sembra un miraggio.

Eppure, a fine gara, in casa Ferrari cercano disperatamente di far sembrare positiva la tappa in Giappone. Ecco le dichiarazioni ufficiali rilasciate dai principali protagonisti.

Kimi Raikkonen: «Dopo la buona qualifica di ieri, il problema al cambio e la conseguente penalizzazione in griglia non hanno certo aiutato su questo tipo di pista. Ovviamente sono molto deluso, perché avevamo una buona macchina e se fossimo partiti in terza posizione, con la velocità che avevamo, avremmo avuto più possibilità di lottare.

Sono partito bene, ma poi sono rimasto bloccato dietro ad altre vetture: questo condizionava il comportamento della mia macchina, era difficile rimanere vicino agli altri e provare ad attaccare. Una volta effettuati i sorpassi, con pista libera davanti, riuscivo a guidare come volevo. Di sicuro la nostra macchina oggi era veloce, avrebbe meritato un risultato migliore. Purtroppo le cose sono andate così…»

Sebastian Vettel: «Sono partito bene e nei primi due giri abbiamo guadagnato posizioni, sorpassando Ricciardo e Perez: eravamo più veloci anche di Verstappen, credo che oggi fossimo la seconda forza in pista. Era solo questione di tempo, ma naturalmente anche Max ha cercato di anticipare i suoi pit-stop per mantenere la posizione in pista e questa tattica ha funzionato per lui.

Noi abbiamo cercato di montare le gomme più morbide nelle ultime fasi, e all’inizio pensavamo che avrebbe funzionato, ma il degrado era troppo alto e ci ha allontanato dal gruppo di testa. Col senno di poi è facile criticare e sono sicuro che tanti ‘esperti’ avevano già capito tutto; ma sia al muretto che in macchina eravamo d’accordo e io volevo tentare questa strategia, ritardando l’ultima sosta ai box.

Di fatto ho perso tantissimo tempo con le bandiere blu: mi sono sempre trovato i doppiati nel primo settore, dove non potevano darmi strada, e ho perso un sacco di tempo oltre probabilmente alla posizione su Lewis, che invece si liberava dei doppiati in rettilineo. Ma non so se il ritmo sarebbe stato comunque sufficiente per arrivare sul podio.»

Maurizio Arrivabene, team principal (almeno fino alla conclusione della stagione): «Considerata la posizione di partenza che ci vedeva arretrati per via della doppia penalizzazione, oggi abbiamo fatto il massimo. Peccato solo per il traffico dei doppiati in pista, che non ha permesso a Seb e a Kimi di sfruttare al meglio la strategia.»

Oggi la Ferrari, secondo Arrivabene, ha fatto il massimo e neppure una delle sue vetture è riuscita ad arrivare sul podio. Anche Marchionne sarà dello stesso parere?

 

CLASSIFICA FINALE GRAN PREMIO GIAPPONE 2016

1 Nico Rosberg (Mercedes), 25 punti
2 Max Verstappen (Red Bull Racing), 18 punti
3 Lewis Hamilton (Mercedes), 15 punti
4 Sebastian Vettel (Ferrari), 12 punti
5 Kimi Räikkönen (Ferrari), 10 punti
6 Daniel Ricciardo (Red Bull Racing), 8 punti

 

CLASSIFICA MONDIALE PILOTI

1 Nico Rosberg, GER, Mercedes, 313 punti
2 Lewis Hamilton, GBR, Mercedes, 280 punti
3 Daniel Ricciardo, AUS, Red Bull Racing TAG Heuer, 212 punti

 

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI

1 Mercedes, 593 punti
2 Red Bull Racing TAG Heuer, 385 punti
3 Ferrari, 335 punti