Dopo l'altolà venuto nei giorni scorsi dal G7, stavolta a minacciare la Russia sulle conseguenze di un'invasione dell'Ucraina è anche l'Europa, con le dichiarazioni odierne della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in occasione del suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo in vista del prossimo Consiglio europeo.
Tra gli argomenti trattati vi è appunto l'Ucraina, il cui progressivo avvicinamento all'Europa (così come alla Nato e agli Stati Uniti) è per Putin una minaccia alla sicurezza nazionale: un missile ipersonico lanciato dall'Ucraina potrebbe raggiungere Mosca in pochissimi minuti.
"Abbiamo tutti visto - ha dichiarato la von der Leyen - i rapporti sul massiccio accumulo di forze armate russe lungo il confine orientale dell'Ucraina e anche il tentativo di destabilizzare l'Ucraina dall'interno.Voglio riaffermare il nostro incrollabile impegno per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, nonché il diritto di qualsiasi Stato sovrano di determinare il proprio futuro. Assistiamo anche al palese tentativo di intimidire il governo riformista della Moldova costringendolo a rifornirsi di gas in un momento in cui i costi per tale risorsa energetica siano altissimi. Onorevoli deputati, dobbiamo proteggere le nostre società e le nostre democrazie da questo cinico gioco geopolitico. Certo, vogliamo buoni rapporti con la Russia. Ma se ciò sia possibile dipende prima di tutto dal comportamento della Russia. In questo momento, la Russia sta scegliendo un atteggiamento aggressivo nei confronti dei suoi vicini. E come l'Unione Europea e i suoi partner del G7 hanno messo in chiaro, ulteriori atti aggressivi contro l'Ucraina avranno costi enormi per la Russia.
A giugno, il Consiglio europeo ci ha incaricato di elaborare delle opzioni. Da allora, abbiamo lavorato su questo in stretta collaborazione con gli Stati Uniti e altri partner. Siamo preparati. Esiste tutta una serie di sanzioni economiche in atto, che colpiscono i settori finanziario ed energetico, i beni a duplice uso e la difesa. La nostra risposta a qualsiasi ulteriore aggressione può assumere la forma di un robusto aumento e ampliamento delle sanzioni esistenti. E, naturalmente, siamo pronti ad adottare misure aggiuntive senza precedenti con gravi conseguenze per la Russia. Ma soprattutto, invito la Russia a ridurre l'escalation, a perseguire canali diplomatici e a rispettare i suoi impegni internazionali. I conflitti devono essere risolti pacificamente".