Ucraina, le ultime dal fronte il 14 ottobre
Nell'oblast meridionale di Kherson l'esercito ucraino continua a colpire le sempre più deboli difese russe, tanto che da Mosca sarebbe arrivato l'ordine di evacuazione per i russi trasferitisi nella città di Kherson successivamente all'invasione del 24 febbraio.
Gli ucraini, mentre a nord hanno liberato gran parte della regione di Kharkiv, nell'oblast di Donetsk si registrano invece progressi tattici da parte dell'esercito russo nei pressi di Bakhmut nell'oblast di Donetsk. I mercenari della Wagner sono avanzati nei villaggi di Opytine e Ivanhrad a sud della città, secondo quanto ha riferito oggi il ministero della Difesa britannico.
Inoltre, c'è stato da parte dei russi un lancio di missili su Zaporizhzhia, dove tre S-300 hanno colpito alcune infrastrutture del capoluogo. Nessuna vittima tra i civili che sono rimasti nei rifugi su invito del governatore locale.
E a proposito di missili, secondo quanto dichiarato oggi da Danilov e Reznikov, rispettivamente il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino e il ministro della difesa, ai russi sarebbe rimasto solo il 25-28% dei missili ad alta precisione in precedenza disponibili nei suoi arsenali. In pratica sarebbero circa 600 quelli rimasti contro gli oltre 1.200 finora lanciati.
Nel frattempo, Kiev deve iniziare a guardarsi anche dalla Bielorussia. Finora Lukashenko aveva consentito dal suo territorio attacchi missilistici da parte della Russia, adesso però ha annunciato che il suo paese ha avviato il processo di creazione di un comando militare regionale congiunto con Mosca, attendendo l'arrivo di militari russi. Inoltre, secondo fonti indipendenti bielorusse, Lukashenko avrebbe iniziato una mobilitazione arruolando persone soprattutto nelle aree rurali.
Gli Stati Uniti, secondo indiscrezioni da Washington, starebbero allestendo un nuovo pacchetto di aiuti militari da inviare in Ucraina del valore di 750 milioni di dollari con lo scopo di rafforzare gli sforzi della controffensiva finora messa in atto da Kiev.
Secondo lo stato maggiore ucraino, dal 24 febbraio la Russia ha perso in Ucraina 64.300 soldati, 2.521 carri armati, 5.172 veicoli corazzati da combattimento, 1.566 sistemi di artiglieria, 362 sistemi di lancio multiplo di razzi, 186 sistemi di difesa aerea, 240 elicotteri, 268 aeroplani, 1.199 droni e 16 imbarcazioni.