Secondo quanto riportano le agenzie, giovedì è durata oltre 7 ore l’audizione della responsabile gare di Aria, la centrale acquisti della regione Lombardia, Carmen Schweigl, ascoltata come persona informata dei fatti dai magistrati che indagano sulla fornitura da 513mila euro alla regione da parte di Dama, società di abbigliamento di proprietà di Andrea Dini, cognato del presidente Attilio Fontana, la cui consorte, Roberta Dini, ha una partecipazione nell'azienda. 

Secondo quanto riporta l'Ansa, i pm ipotizzano adesso anche un interessamento nella vicenda da parte del presidente Fontana, che sarebbe intervenuto per "trasformare" l'ordine di acquisto in donazione. Quindi, Fontana avrebbe avuto un ruolo nella vicenda, nonostante in passato, in una nota, avesse dichiarato di non essere "mai intervenuto in alcun modo".

I magistrati, inoltre, stanno cercando di chiarire anche il perché l'importo della nota di credito, che ha trasformato l'ordine in donazione, sia inferiore alla cifra indicata nella fattura di vendita. Ciò comporterebbe, ovviamente, che una parte della cifra in fattura venga pagata dalla regione. 

Le indagini, però, sono soltanto all'inizio.