Herbert Kickl, leader del Partito della libertà (FPOE) che in Austria è risultato il partito di maggioranza relativa nelle politiche che si sono tenute domenica ottenendo il 29,2% dei voti, durante la campagna elettorale si è descritto utilizzando l'appellativo di "cancelliere del popolo", un tempo usato per indicare Adolf Hitler.
Il FPOE non è un partito sbocciato da nulla, in Austria ha un storia ed ha già avuto importanti riconoscimenti nell'elettorato... pur non rinnegando le sue origini che lo collegano al nazismo, cui negli ultimi tempi ha ripreso ad ammiccare. Il FPOE, però, non governerà in Austria perché le altre forze politiche (di centro) non sembra abbiano intenzione di farci delle alleanze.
In Germania provano a contrastare l'avanzata dei neonazisti dell'AfD con una iniziativa parlamentare per chiederne lo scioglimento alla Corte costituzionale.
Ma neonazisti e neofascisti non si fermano certo con la burocrazia, perché la loro presenza è ormai diffusa in tutta Europa, e non è una presenza marginale, come possono confermare la Spagna, la Francia, l'Olanda, la Polonia, l'Italia... Dall'altra parte dell'Oceano le cose non vanno meglio, anzi, visto che il GOP di Trump è adesso un partito perlomeno fascista.
Quello che non si riesce a comprendere è come sia possibile che ideologie che 100 anni fa hanno portato a una guerra di sterminio senza pari possano di nuovo tornare in auge ed essere persino sostenute da milioni di persone.
Sicuramente i politologi potranno fornire un'analisi accurata del fenomeno con tanto di dati e grafici. Chi politologo non è, però, può comunque avanzare delle ipotesi.
Alla fine degli anni '90, è praticamente finita la distinzione tra banche d'affari e banche commerciali. Questo ha favorito la globalizzazione e la creazione di nuovi prodotti finanziari, sempre più remunerativi e sempre più rischiosi (tanto da arrivare alla crisi del 2008). Ma quello che ci interessa è ricordare che tutto ciò ha favorito una speculazione sfrenata che ha fatto diventare la finanza privata dominante, tanto da prevalere sulle istituzioni pubbliche che ne sono diventate succubi.
La ricchezza del mondo è accresciuta progressivamente, ma è aumentata a dismisura quella di pochi, mentre è diminuita a dismisura quella di molti, erodendo col passare degli anni, sempre di più i confini di quella che una volta era definita la classe media, che adesso sta ingrossando le fila dei nuovi poveri.
Milioni di persone che vedono diminuire e svanire il precedente benessere possono essere contente o soddisfatte? No. Allora si rivolgono a chi è pronto a cavalcare la rabbia, proponendo ricette che non risolveranno nulla, ma che sono efficaci perché includono nemici immaginari e vendetta. È tutta gente che non conosce la storia, ma che conosce bene le necessità quotidiane e non è certo da biasimare. I partiti che si ispirano a fascismo e nazismo, dal canto loro, non hanno remore ad inventarsi nemici e slogan che sostengano le loro politiche (oltretutto razziste e persino assassine). Ed il gioco è fatto.
I principali responsabili di questa situazione, però, non sono i nuovi Hitler o i nuovi Mussolini, visto che sono spesso personaggi spesso ancor più ridicoli e comici degli originali, ma i politici dei partiti avversari (di centro e/o di sinistra) che ancora non hanno capito gli errori del passato e non hanno ancora iniziato a porvi rimedio, in alcuni casi addirittura promuovendo politiche che cercano di emulare quelle dell'estremismo di destra.
Per cambiare tutto ciò è molto semplice. Ricordarsi che gli Stati debbono prevalere sulla finanza privata ed iniziare a far valere tale principio. Prima o poi, sicuramente, ciò accadrà, ma sarebbe meglio che questo accada prima che si arrivi ad un nuovo conflitto mondiale.