L'ipocrisia e la convenienza della Chiesa cattolica (e di Bergoglio) nella "Nota circa l'esperienza spirituale legata a Medjugorje"
38. Tramite il nihil obstat circa un evento spirituale, i fedeli «sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione» (Norme, art. 22, § 1: cfr. Benedetto XVI, Verbum Domini 14). Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale del fenomeno in parola (cfr. Norme, art. 22, § 2), e ricordando che i fedeli non sono obbligati a credervi, il nihil obstat indica che questi ultimi possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico. Tale determinazione è possibile in quanto si è potuto registrare che in mezzo ad un'esperienza spirituale si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel Popolo di Dio effetti negativi o rischiosi.La valutazione degli abbondanti e diffusi frutti tanto belli e positivi non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali, ma soltanto evidenziare che “in mezzo” a questo fenomeno spirituale di Medjugorje lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli. Pertanto si invita ad apprezzare e condividere il valore pastorale di questa proposta spirituale (cfr. Norme, n. 17).Inoltre, la valutazione positiva della maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti non implica dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale. Di conseguenza, quando ci si riferisce a “messaggi” della Madonna, si deve intendere sempre “presunti messaggi”.
39. Gli elementi raccolti in questa Nota permettono di riconoscere che sono presenti le condizioni per procedere alla determinazione di un nihil obstat. Il Vescovo di Mostar‒Duvno emetterà il corrispondente decreto. Il Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, che continuerà a svolgere le funzioni a lui affidate, dovrà verificare che, in ogni pubblicazione che raccolga dei messaggi, venga inclusa la presente Nota come Introduzione. Egli stesso opererà poi il discernimento di eventuali messaggi futuri – o di messaggi passati che non siano ancora stati pubblicati – e dovrà autorizzarne l'eventuale pubblicazione, alla luce dei chiarimenti sopra offerti. Ugualmente, prenderà le misure da lui considerate necessarie e guiderà il discernimento pastorale di fronte a nuove situazioni che possano presentarsi, tenendo informato questo Dicastero.
40. Anche se possono sussistere diversi pareri circa l'autenticità di alcuni fatti o su alcuni aspetti di questa esperienza spirituale, le autorità ecclesiastiche dei luoghi dove essa sia presente sono invitate ad «apprezzare il valore pastorale e a promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale» (Norme, n. 17). Valutando prudenzialmente quanto accade nel proprio territorio, resta comunque ferma la potestà di ogni Vescovo diocesano di decidere al riguardo (cfr. Norme, art. 7, § 3). Pur essendo ampiamente diffusi in tutto il mondo i frutti positivi di questo fenomeno spirituale, ciò non nega che possano esserci dei gruppi o delle persone che, utilizzando inadeguatamente questo fenomeno spirituale, agiscano in un modo sbagliato. I Vescovi diocesani, ognuno nella propria diocesi, hanno la libertà e l'autorità per prendere le decisioni prudenziali ritenute necessarie per il bene del Popolo di Dio.
41. Ad ogni modo, le persone che si recano a Medjugorje siano fortemente orientate ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace, e, fedeli all'amore che lei prova verso suo Figlio, per incontrare Cristo ed ascoltarlo nella meditazione della Parola, nella partecipazione all'Eucaristia e nell'adorazione eucaristica. Come accade in tanti Santuari diffusi in tutto il mondo, nei quali la Vergine Maria è venerata con i più variegati titoli.
Queste le conclusioni espresse dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e da monsignor Armando Matteo, segretario per la Sezione Dottrinale, ovviamente approvate da papa Francesco, nella nota in relazione all'esperienza spirituale legata a Medjugorje.
Nella premessa al documento viene dichiarato che
le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti. D'altra parte, si deve ricordare che, quando si riconosce un'azione dello Spirito per il bene del Popolo di Dio “in mezzo a” un'esperienza spirituale dalle sue origini fino ad oggi, i doni carismatici (gratiae gratis datae) – che possano essere collegati ad essa – non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire.Sebbene nell'insieme dei messaggi legati a questa esperienza spirituale troviamo tanti elementi positivi che aiutano a cogliere la chiamata del Vangelo, certi messaggi – secondo l'opinione di alcuni – presenterebbero delle contraddizioni o sarebbero legati a desideri o interessi dei presunti veggenti o di altre persone. Non si può escludere che ciò possa essere successo nel caso di alcuni pochi messaggi e questo fatto ci ricorda quanto dicono le Norme di questo Dicastero: che tali fenomeni «a volte appaiono connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico o ad interessi non del tutto legittimi» (Norme, n. 14). Questo non esclude la possibilità di «qualche errore d'ordine naturale non dovuto a una cattiva intenzione, ma alla percezione soggettiva del fenomeno» (Ivi, art. 15,2°). Come esempio di questo linguaggio mistico impreciso e in definitiva incorretto dal punto di vista teologico, possiamo menzionare – tra i messaggi collegati a Medjugorje (cfr. Raccolta completa dei messaggi della Regina della Pace. «Vi supplico: convertitevi!», Camerata Picena [An] 2024; in alcuni casi la traduzione è stata migliorata confrontandola con il testo originale) – l'espressione isolata di “mio Figlio, uno e trino, vi ama” (02.11.2017). Non è inusuale che in testi mistici, che vogliono esprimere la presenza di tutta la Trinità nel mistero del Verbo incarnato, si usino parole non adatte come queste. In questo caso, si deve intendere che nel Figlio fatto uomo si manifesta l'amore del Dio uno e trino (cfr. Dicastero per la Dottrina della Fede, “Trinità Misericordia”. Lettera al Vescovo di Como circa l'esperienza spirituale legata al Santuario di Maccio [Villa Guardia], 15 luglio 2024). Inoltre, il lettore avrà l'avvertenza di tenere presente che, ogni volta che nella presente Nota ci si riferisce a “messaggi” della Madonna, si intende sempre “presunti messaggi”.
La decisione del Vaticano è stata presentata giovedì mattina nella Sala Stampa vaticana dal cardinale Fernández insieme a monsignor Matteo e dal direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione Andrea Tornielli.
In maniera pragmatica, che cosa ha detto il Vaticano su Medjugorje? Che i veggenti sono presunti, che i messaggi sono edificanti ma non hanno origine soprannaturale, quindi non possono essere attribuiti alla Madonna... le cui apparizioni, anche queste, diventano di conseguenza presunte.
Insomma, dato che c'è un sacco di gente che va a Medjugorje finendo anche per convertirsi al cattolicesimo, visti i lumi di luna, sarebbe assurdo dire che quanto accade in Bosnia Erzegovina è una colossale truffa. Oltretutto sarebbe persino controproducente per la stessa chiesa cattolica, perché qualcuno inizierebbe a chiedersi perché non sia stata fermata prima.
Dal marzo del 2015, quando Bergoglio dichiarò che la Madonna non è un capufficio della Posta, pare che il giudizio su Medjugorje da parte di papa Francesco sia mutato, dando più importanza all'affluenza dei pellegrini e dei visitatori, ed alle supposte conversioni di quest'ultimi, valutando positivamente il mercato che si è sviluppato intorno alle presunte apparizioni annunciate da presunti veggenti, cui fanno seguito i presunti messaggi di una presunta Madonna!