Intervista al curdo Hasan Ivanian, cristiano, sfollato presso Aleppo dopo la presa di Afrin da parte della Turchia, membro dell’Organizzazione per i diritti umani di Afrin.
Ivanian racconta la delusione che i curdi provano verso il tradimento dell’Occidente e della NATO, l’ennesimo, dopo che di fatto a Erdoğan è stata data la possibilità di continuare nella sua “operazione speciale” con l’esercito turco nei confronti dei curdi. “Amarezza e delusione”, ma il popolo curdo non si arrende e non si arrenderà mai.
La NATO vorrebbe destabilizzare il Medio Oriente ancora di più, vorrebbe far sloggiare la Russia dalla Siria e vorrebbe far crollare Siria e Iran. I curdi, dal canto loro, rafforzeranno i loro legami coi russi e con gli iraniani. Ankara oggi è la “zampa di gatto” della NATO, lo strumento dell’Occidente per portare il caos nella regione.
Ma la Turchia potrebbe non attaccare subito, perché l’Iran lo impedirebbe per difendere la popolazione sciita della zona (300mila persone), mentre anche la Russia si opporrebbe. Allora Erdoğan potrebbe ricorrere agli omidici politici e al terrorismo interno, per reprimere gli esponenti dei partiti di opposizione e tenere basso il morale dei curdi.