Alle ore 11:50 di venerdì, dalla Ong Mediterranea, in relazione all'attività della Mare Jonio, dichiaravano: "Il Viminale annuncia sequestro? Curioso che lo faccia via stampa prima che a noi. Non ci hanno notificato nulla. Nessuna irregolarità riscontrata a bordo. Sequestro è atto per tentare di fermarci. Ma importante per noi è che le persone siano salve. Unico crimine è far morire la gente in mare o in Libia, come sta accadendo anche ora".

Infatti, mentre il caratterista venditore di like che ricopre l'incarico di ministro dell'interno - tale Matteo Salvini - si compiaceva del sequestro della Mare Jonio - definita nave dei centri sociali - in ritorsione della brutta figura fattagli fare con i suoi sostenitori social per la mancata promessa di nuovi sbarchi di migranti in Italia, è arrivata la nuova notizia di ulteriori imbarcazioni partite dal nord Africa e quella di un naufragio che ha causato la morte di almeno 70 migranti al largo della Tunisia.

Ed è stata la Marina militare tunisina a darne notizia, dopo essere intervenuta a coordinare le operazioni di soccorso che finora hanno permesso di trarre in salvo solo 16 persone, grazie anche al supporto di alcuni pescherecci che erano in zona. Non è ancora definitivo il numero delle vittime.

Non ci sono aggettivi per descrivere l'aberrante soddisfazione di un ministro che si compiace di sequestrare una nave che salva delle persone in mare. E non ci sono aggettivi sufficienti per descrivere la rabbia che provoca l'ennesima smentita della teoria salviniana in base alla quale l'impedimento dei salvataggi in mare eviti le partenze.

Ma l'inumano personaggio che paga la propria propaganda elettorale a favore dei poco avveduti che gli prestano ascolto, usando come moneta la vita dei migranti, non è l'unico ad avere responsabilità di questa situazione. Il pio premier Conte, tanto devoto del suo corregionale Pio fatto santo, non creda di avere meno responsabilità di Salvini, così come l'altro iper sorridente vicepremier che, ad ogni occasione, vuol far sapere a tutti di essere un devoto cattolico.

E considerando che quel tal Salvini vuol fa pure lui credere di essere un credente, abbiamo raggiunto il paradosso che questo Governo guidato da baciapile si compiace di fare tutto il possibile ed anche di più perché della gente crepi e possa continuare a crepare in mare. E tra un selfie e l'altro, questi inqualificabili personaggi vengono pure osannati da degli idrofobi sostenitori che non mancano di rivolgersi a santi e madonne per ottenere la grazia di turno. Che triste e assurda ironia!


Quello della Mare Jonio è un "sequestro d'iniziativa" della Guardia di Finanza che, una volta salita a bordo avrebbe rilevato alcune irregolarità. L'accusa ipotizzata nei confronti dell'equipaggio sarebbe addirittura favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.