È stato approvato il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, con una dotazione di 297 milioni di euro per il 2018, che dal 2020, a regime, diventeranno stabilmente più di 700 milioni l’anno.
Il Piano è una novità assoluta e rappresenta il primo strumento programmatico per decidere come e dove impiegare sui territori quella quota del Fondo povertà destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi territoriali per i beneficiari del Reddito di inclusione (REI): da qui passa infatti il funzionamento efficace della nuova misura di contrasto alla povertà.
Il Fondo Povertà stanzia infatti per i servizi territoriali circa 300 milioni di euro nel 2018, che saliranno stabilmente a 470 milioni dal 2020 e per gli anni successivi. Aggiungendovi le risorse provenenti dai fondi comunitari, significa che i territori potranno contare a regime su più di 700 milioni di euro l'anno.
Una cifra importante, dopo decenni di depauperamento della rete dei servizi sociali: per la prima volta si potrà quindi raccogliere la sfida di rafforzare e ripensare l’organizzazione dei servizi per far fronte ai compiti che sono chiamati a svolgere, in un contesto in cui la spesa per i servizi territoriali di contrasto alla povertà è bassa (solo il 7% della spesa totale per i servizi sociali) ed estremamente eterogenea (fra una regione e l’altra si va dai 30 euro ai 2 euro pro-capite).