In precedenza, un muro tricolore dai banchi della Camera di "tutta" l'opposizione aveva ricordato ai deputati della destra che l'Italia è una e indivisibile che la riforma sull'autonomia differenziata, che era in discussione, spaccherà il Paese.
Successivamente, il 5 Stelle Donno si è avvicinato all'estendore di tale riforma, il ministro Calederoli, leghista, per consegnargli, simbolicamente, uno di quei tricolori che era stato sventolato in precedenza. Calderoli è indietreggiato, probabilmente inorridito dal ricevere la bandiera italiana, mentre due commessi si sono diretti su Donno, bloccandolo e allontanandolo dal ministro. A quel punto è scattata un'aggressione di stampo squadrista, e pertanto fascista, da parte di alcuni deputati della maggioranza. Prima è stato l'onorevole Mollicone di FdI a tentare di avventarsi si Donno, poi sono sopraggiunti altri, tra cui il leghista Iezzi, il più scatenato di tutti che ha più volte tentato di colpire il collega parlamentare. Donno è finito a terra e poi è stato accompagnato in ospedale, al S. Spirito, per accertamenti.
Siamo arrivati alle violenze dai banchi della maggioranza Meloni. Hanno aggredito il nostro Leonardo Donno perché ha portato il tricolore al Ministro Calderoli, perché diciamo no alla secessione dell'Italia firmata Meloni, Salvini e Tajani. È uscito in barella dalla Camera dei… pic.twitter.com/4OkYB9gP8D
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) June 12, 2024
Donno ha poi dichiarato l'intenzione di sporgere denuncia - "Mi hanno colpito allo sterno, mi hanno tolto il fiato" - indicando tra i suoi aggressori anche gli onorevoli Candiani (Lega), Cangiano e Amich (di FdI).
Donno a #ottoemezzo dopo l'aggressione squadrista "non immaginavo succedesse alla Camera dei Deputati...ho preso un sacco di calci...Iezzi, anche Mollicone..."
— Sirio 🏀 (@siriomerenda) June 12, 2024
ma Mollicone chi? Il responsabile cultura di FdI? Quello che sminuisce?
cose da pazzi #Camera #Donno #Mollicone #Iezzi pic.twitter.com/YTIbj6Hbrs
"L'aggressione avvenuta alla Camera ai danni di Leonardo Donno - dichiarano i 5 stelle - è un fatto gravissimo e vergognoso. Il nostro deputato voleva solo consegnare una bandiera italiana al ministro Calderoli, quando è stato aggredito fisicamente da parlamentari della maggioranza tra cui il leghista Iezzi, venendo colpito con pugni e finendo a terra. Chiediamo provvedimenti seri e immediati contro questo atto di vero e proprio squadrismo perpetrato all'interno delle istituzioni che infanga la nostra democrazia e qualifica chi lo ha compiuto".
Successivamente, i responsabili dell'aggressione di stampo fascista e i partiti di appartenenza, invece di condannare l'accaduto, hanno cercato di minimizzarlo, accusando Donno di esserne il responsabile, sia per l'atto, definito provocatorio, sia per le conseguenze di cui è stato vittima, definite sceneggiata.
Precedentemente, la capogruppo dem Chiara Braga era stata interrotta bruscamente con uno "Stai zitta" e i lavori dell'aula erano stati sospesi. Al rientro le opposizioni avevano mostrato le bandiere tricolore e intonato l'inno di Mameli e Bella ciao.
In risposta, dai banchi della Lega, il parlamentare Domenico Furgiuele ha incrociato le braccia per simboleggiare una “X”, chiaro riferimento alla "Decima Mas" che se lui - vigliaccamente e a sprezzo del ridicolo- ha smentito, dicendo di aver voluto imitare i giudici di X Factor.
Dopo un nuovo stop ai lavori, il pentastellato Leonardo Donno è andato verso il ministro Calderoli porgendogli il tricolore. Al gesto ha fatto poi seguito quanto è già stato descritto.