Papa Francesco celebrerà la messa in Coena Domini, la messa del Giovedì Santo, nel carcere romano di Regina Coeli. Ad assistervi saranno in 600, tra detenuti e personale del carcere. I 12, in rappresentanza degli apostoli, scelti per la cerimonia della lavanda dei piedi, saranno detenuti provenienti da Paesi diversi e di differenti religioni, cattolici, protestanti, ortodossi, buddisti e musulmani, a testimoniare la composizione multietnica degli "ospiti" del penitenziario.

Quella di Francesco sarà la quarta visita di un Papa a Regina Coeli. L’ultimo a far visita ai carcerati è stato Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000. Papa Francesco ha quasi sempre trascorso il Giovedì Santo con i carcerati. Nell'anno della sua elezione andò nel carcere minorile di Casal del Marmo. Tre anni fa si recò a Rebibbia. Lo scorso anno fu la volta della casa di reclusione di Paliano, in provincia di Frosinone.

La messa in Coena Domini sarà celebrata alle ore 16 nella rotonda del carcere, il luogo dove convergono tutti i bracci del carcere e dove ogni domenica alle 9, padre Vittorio Trani, cappellano di Regina Coeli, da 40 anni allestisce l’altare per celebrare la messa, perché quel carcere, costruito al tempo in cui l'anticlericalismo era molto forte, non ha una cappella dedicata.

Al termine della messa, parole di ringraziamento per il Papa saranno pronunciate dal direttore Silvana Sergi e da un detenuto, cui seguirà, a ricordo dell’evento, l'omaggio di un libro sulla storia dell’edificio di Regina Coeli e uno di poesie scritte dai detenuti.

Dopo la messa il Papa farà visita ai detenuti che si trovano nell’infermeria e a quelli dell'ottava sezione, che vivono in regime protezione e separati dagli altri per evitare eventuali aggressioni.