Esteri

Putin colpisce la rete di distribuzione di energia elettrica ucraina e minaccia Kiev che a sua volta bombarda un deposito petrolifero nell'oblast di Rostov

Attacco ucraino al deposito di petrolio Atlas e distruzione di una stazione radar russa

La scorsa notte, le forze di difesa ucraine hanno colpito il deposito petrolifero Atlas nell’oblast di Rostov e distrutto una stazione radar del sistema missilistico antiaereo Buk-M3. L'attacco fa parte delle operazioni mirate dell’Ucraina contro obiettivi strategici militari russi.

Il deposito petrolifero Atlas, secondo le autorità ucraine, è parte integrante dell’industria della difesa russa e fornisce i prodotti raffinati alle forze armate di Mosca. È la seconda volta che, nel corso di quest’anno, viene bombardato da Kiev. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, l'attacco ha provocato un incendio all’interno della struttura, con almeno due focolai segnalati. Il precedente attacco era avvenuto ad inizio estate.

Il governatore dell’oblast di Rostov, Yuri Slyusar ha segnalato un attacco su larga scala con droni, mentre sui social media russi sono emersi video e immagini che mostrano un incendio nel deposito petrolifero nei pressi di Kamensk-Shakhtinsky.

L'altro obiettivo dell’operazione è stato la distruzione di una stazione radar associata al sistema missilistico antiaereo Buk-M3 situato nel territorio occupato della regione di Zaporizhia. Questa operazione è stata condotta congiuntamente da unità delle Forze di sistemi senza pilota dell’Ucraina, forze per operazioni speciali e intelligence.

L'attacco arriva dopo il bombardamento missilistico russo che ventiquattro ore prima aveva colpito infrastrutture chiave per la distribuzione di energia elettrica in tutto il territorio ucraino.

Ieri, Putin ha affermato che potrebbe utilizzare il nuovo missile balistico a medio raggio Oreshnik contro i centri decisionali di Kiev:

"Il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore stanno scegliendo gli obiettivi per gli attacchi contro l'Ucraina. Questi potrebbero includere strutture militari, aziende dell'industria della difesa o centri decisionali a Kiev. Inoltre, il regime di Kiev ha ripetutamente cercato di colpire obiettivi di importanza nazionale in Russia: San Pietroburgo e Mosca.In caso di un uso su larga scala dei missili Oreshnik in un singolo attacco, la loro potenza sarà paragonabile all'uso delle armi nucleari. Tutto ciò che si trova nell'epicentro dell'esplosione si dividerà in frazioni, particelle elementari, trasformandosi  praticamente in polvere".

Autore Alberto Valli
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