Il desiderio di potere non ha limiti, e così in questi giorni osserviamo un crescendo di gesti folli da parte del partito di opposizione albanese guidato dal delfino di Sali Berisha, Luzlim Basha.
In una pagina riconducibile al gruppo di deputati del partito della destra abanese, sostenuta finanziariamente dallo stesso partito, si inneggiano frasi di scherno contro l'organizzazione del primo forum indipendente delle donne albanesi.
Il forum, che è preceduto da una campagna informativa apartitica e apolitica vede coinvolte donne della società civile, della politica, della televisione e dello sport e anche decine di donne comuni che hanno prestato il loro volto per dire basta alle continue violenze che sono costrette in silenzio a subire oltre a presenze di donne illustri venute appositamente da Italia, Francia, Cina e Turchia per di NO e dire BASTA alla violenza troppo spesso accettata sulle donne.
La campagna, che prende spunto dalla campagna internazionale delle nazioni unite contro la violenza sulle donne, è stata criticata e derisa da diversi membri del partito democratico anche pubblicamente attraverso post come quelli riportati in questi articoli.
Questa posizione dei simpatizzanti e membri del partito non solo getta una luce negativa sul loro effettivo interesse per il bene del paese ma, in particolar modo, fa comprendere come lo stesso partito e la sua base non vogliano un reale cambiamento ma solo ritornare al modus operandi al quale erano precedentemente abituati anche nei confronti, a quanto pare delle donne.
Certo è che ne esce un'immagine estremamente negativa di questa parte politica che ha cercato di dimostrare al mondo intero di combattere un governo fatto da criminali e che invece vuole riportare e dichiarare come giusto il perpetrare la violenza sulle donne.