È stato firmato l'accordo per l'esportazione del grano ucraino tramite il Mar Nero. A dire la verità, gli accordi sono due perché separati, uno è stato siglato tra Russia, Turchia e Nazioni Unite, mentre l'altro tra Ucraina, Turchia e Nazioni Unite.

Quanto pattuito oggi consentirà agli ucraini di imbarcare il proprio grano, fermo da alcuni mesi nei silos, nei porti di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny, per poter poi farlo arrivare in tutto il mondo. E i russi che cosa avranno in cambio?  Un allentamento delle sanzioni per esportare il loro grano e i loro fertilizzanti.

"In caso di provocazioni, (ci sarà) una risposta militare immediata" da parte dell'Ucraina, ha dichiarato il consigliere presidenziale di Kiev Mykhailo Podolyak in un tweet pubblicato prima della cerimonia.

Alti funzionari delle Nazioni Unite hanno affermato che l'accordo dovrebbe essere pienamente operativo entro breve tempo. Saranno gli ucraini a guidare all'interno di canali sicuri, tra le mine, le navi da carico. Sono previste anche ispezioni congiunte in un porto turco per evitare che le navi possano essere utilizzate per il trasporto di armi.

L'accordo, che sarà valido per 120 giorni e rinnovabile, oltre ad essere una buona notizia per molti Paesi a rischio carestia è anche una buona notizia per le finanze ucraine. Andriy Sybiha, vicecapo dell'ufficio presidenziale ucraino, ha dichiarato: "Durante la guerra, la stabilità sul fronte economico è parte integrante della nostra vittoria. Oggi abbiamo fatto un passo molto importante in questa direzione".

Il costo della difesa dell'invasione russa e l'effetto della guerra sulla produzione economica hanno avuto un impatto devastante sulle finanze dell'Ucraina. Ad aprile, il presidente Zelensky aveva detto che il Paese aveva bisogno di aiuti per oltre 7 miliardi di dollari al mese.

Infine, il prezzo del grano nelle contrattazioni dei mercati finanziari è tornato sui livelli registrati prima dell'inizio della guerra in Ucraina.