In un comunicato diffuso mercoledì 8 settembre, Palazzo Chigi ha informato che Mario Draghi nel pomeriggio ha incontrato i rappresentanti delle Associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia, della Stazione di Bologna e di Ustica.

Il Presidente Draghi ha annunciato che, nell’ottica di dare impulso alle attività di desecretazione, il Comitato consultivo - istituito per consentire un confronto tra le Istituzioni interessate e i rappresentanti della società civile e i familiari delle vittime di stragi - sarà coordinato direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella figura del Segretario generale Roberto Chieppa.Il Presidente del Consiglio ha assicurato “il massimo impegno” per rispondere concretamente alla richiesta che le Associazioni reiterano da anni: “Chiarezza e giustizia, quale contributo importante ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese".Si conferma la determinazione del Governo a far sì che le Amministrazioni diano piena e immediata attuazione alle Direttive del 22 aprile 2014 e del 2 agosto 2021 che dispongono la declassifica ed il versamento straordinario anticipato, all’Archivio centrale dello Stato da parte di tutti i Ministeri di documenti in loro possesso riguardanti le stragi in Italia tra il 1969 e il 1984 e di quelli concernenti l’Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2.

All'incontro era presenti anche Paolo Bolognesi (presidente dell'associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna) e Daria Bonfietti (presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della Strage di Ustica), che hanno chiesto conto al premier Draghi anche della nomina del nuovo Soprintendente all'Archivio Centrale dello Stato, De Pasquale, che aveva espresso, in base a certe sue decisioni, una certa condiscendenza verso personaggi impresentabili appartenuti all'estrema destra extraparlamentare, vedi Pino Rauti.

Di questo, però, Palazzo Chigi non ha fatto sapere niente.