Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, in una nota pubblicata sabato ha ricordato il motivo del lancio di razzi da Gaza su Israele che ha funestato questo fine settimana, insieme all'immancabile ritorsione da parte dell'aviazione militare di Tel Aviv, la Striscia ed il sud di Israele.
Venerdì, in occasione dell'appuntamento per la Marcia del Ritorno, i cecchini dell’esercito israeliano hanno aperto il fuoco ferendo 51 manifestanti e uccidendone due. Inoltre, un raid aereo colpiva una postazione di Hamas a est del campo profughi di al-Mughazi, dove venivano uccisi due membri delle Brigate al Qassam. Gli israeliani hanno giustificato quest'ultimo attacco in risposta a degli spari verso il loro confine.
Finora, per le manifestazioni legate alla Marcia del Ritorno, più di 270 sono stati i palestinesi uccisi dall'esercito israeliano e oltre 16mila quelli feriti.
Pertanto, in seguito a quanto accaduto lo scorso venerdì, Hamas ha ritenuto di essere giustificata nel rispondere ad Israele, definendo il lancio dei razzi un atto di resistenza.
I razzi lanciati da Gaza verso il sud di Israele, fino a domenica mattina, sono stati oltre 450 secondo quanto riportato dall'esercito israeliano. Una parte di questi è stata intercettata dal sistema di difesa Iron Dome, che però non è riuscito ad evitare la morte di un israeliano.
In risposata al lancio dei missili, l'aviazione militare israeliana ha attaccato oltre 220 obiettivi a Gaza, causando la morte di otto palestinesi, che Tel Aviv ha indicato come appartenenti ad Hamas e alla Jihad islamica.
Israele ha confermato quanto riportato anche dai media palestinesi, includendo tra le vittime anche una donna incinta insieme alla figlia di 14 anni, che però sarebbero state vittime di un ordigno esplosivo di Hamas. La dichiarazione di Israele non ha chiarito se madre e figlia fossero incluse o meno nel bilancio complessivo delle vittime.
Questa escalation arriva pochi giorni prima dell'inizio del Ramadan e del 14 maggio, giorno che segna la nascita dello Stato di Israele, il giorno della catastrofe per i palestinesi. Da ricordare anche che Israele quest'anno ospiterà la finale dell'Eurovision Song Contest che si svolgerà presso l'Expo di Tel Aviv dal 14 al 18 maggio.
Nel frattempo, mentre lancio di missili e raid non sembrano ancora essere cessati, il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, ha dichiarato che le Nazioni Unite stanno lavorando insieme all'Egitto per una tregua.