Anno 2022, sono passati ormai più di due anni da quando il nostro governo ci ha imposto, per via della cosiddetta pandemia da covid19 (o coronavirus), imposizioni, restrizioni e lockdown vari. Dapprima l'esecutivo capitanato dall'ex presidente del consiglio Giuseppe Conte, coadiuvato dal ministro Speranza e dal CTS e a seguire il governo tecnico del premier Mario Draghi hanno a suon di DPCM paralizzato il paese.

Tutto è iniziato con i lunghissimi lockdown e l'inutile coprifuoco. Poi si sono inventati le autocertificazioni (teniamo a specificare che in molti casi siano state ritenute, con sentenze di vari tribunali, illegittime e incostituzionali) indispensabili per circolare liberamente.

Doversi giustificare ogni qual volta si usciva di casa, calpestando così diritti come libertà e privacy. Poi hanno istituito le zone a colori: bianco, giallo, arancione e rosso. Con le ulteriori varianti delle versioni rafforzate delle medesime.

Fa sorridere ma purtroppo è la realtà. In base all'indice di contagio, questo è quello che hanno sempre asserito, si entrava o si usciva dalle suddette zone colorate, con inasprimento o meno delle restrizioni imposte.

Ma tutto questo che conseguenze ha portato al settore della ristorazione e dell’ospitalità? Ristoranti, alberghi, bar e tutto il comparto della ristorazione e del turismo che contraccolpo hanno subito?

Ebbene ve lo diciamo prontamente, un effetto devastante! Con le chiusure imposte dal governo e i ristori, per i fortunati che li hanno ricevuti, minimi e nella maggior parte dei casi insufficienti.

Camerieri, cuochi e baristi hanno patito mesi e mesi di stenti. Chiusure insensate e non supportate da fondamento scientifico in molti casi. Parole e promesse dette da politici che, come al solito, non sono stati capaci di mantenere.

Tutto questo con l'appoggio dei media che ci hanno bombardati giornalmente con dati e notizie sempre più allarmanti, per tenerci buoni nelle nostre case, sempre più impauriti e timorosi, così da poterci manovrare come marionette attaccate ai loro fili.

Televisioni e giornali hanno divulgato un unico verbo allineato ai dettami governativi, nascondendo e tacendo quella che secondo noi è la realtà.

Che cosa ha fatto in concreto questo governo per i lavoratori della ristorazione? Poco o nulla a nostro avviso. A partire dalle chiusure insensate che hanno ridotto all'osso gli incassi degli esercizi commerciali. I ristori promessi arrivati a pochi e utili a volte a pagare solo le bollette. Queste ultime lievitate negli ultimi mesi in modo esponenziale, mettendo ancora più in ginocchio il nostro comparto.

Tanti lavoratori della ristorazione rimasti a casa, in cassa integrazione o addirittura licenziati. Attività che hanno chiuso, chi penserà a loro? Che ne sarà del futuro di baristi, camerieri, cuochi? Ad oggi sicuramente molto incerto.

Quindi quello che vogliamo invitarvi a fare è di informarvi tramite canali indipendenti come LaVoceDellaRistorazione, blog di riferimento dedicato al settore alberghiero e della ristorazione.

La nostra missione è quella di mettere in contatto, tramite la nostra piattaforma completamente gratuita, i nostri utenti. Che essi siano lavoratori in cerca di impiego o titolari di aziende in cerca di collaboratori, nel nostro blog avrete la possibilità di trovare sempre nuovi contenuti giornalieri e di qualità, trovando nuove idee e spunti per la vostra attività o la vostra carriera lavorativa.

LaVoceDellaRistorazione vi aiuterà a rimanere sempre aggiornati sulle nuove tendenze, le nuove forme di ristorazione e tutte le novità del nostro amato settore. Qualità, serietà ed esperienza al vostro servizio!

Siamo il punto di incontro perfetto per tutti i professionisti della ristorazione. Vi aspettiamo!