La Mare Jonio ha salvato 98 migranti sul gommone dei bambini. Ecco la cronaca del salvataggio dal resoconto dell'equipaggio della stessa Ong.

Abbiamo individuato il loro gommone, sovraffollato, alla deriva e con un tubolare già sgonfio con il nostro radar, e per fortuna siamo arrivati in tempo per portare soccorso.

Le persone sono tutte al sicuro a bordo con noi, ci sono casi di ipotermia e alcune di loro hanno segni evidenti dei maltrattamenti e delle torture subite in Libia. Fuggono tutte dall'inferno.

Restiamo ora in attesa di istruzioni dal centro di coordinamento marittimo italiano, cui ci siamo riferiti mentre ancora il salvataggio era in corso, in quanto nostro Mrcc di bandiera.

Delle 98 persone salvate, 22 (ventidue) sono bambini sotto i 10 anni, 26 le donne, di cui 8 in stato interessante.

Alla nostra richiesta di istruzioni MRCC ITA (Maritime Rescue Coordination Centre) ha risposto come sempre di riferirci alle "autorità libiche".

Abbiamo replicato che sarebbe impossibile per noi riferirci alle forza di un paese dove è in corso una guerra civile, dove si consumano tutti i giorni torture e trattamenti inumani e degradanti, rispetto alla sorte delle persone soccorse, ora a bordo di una nave battente bandiera italiana e la cui sicurezza e incolumità ricadono sotto la nostra responsabilità.

Abbiamo reiterato pertanto all'Italia la richiesta di istruzioni compatibili col diritto internazionale del mare e dei diritti umani.


E adesso il Conte 2.0 ed il nascente presunto Governo della discontinuità, con la Mare Jonio che ha indirizzato la propria prua a nord-ovest viaggiando a 10 nodi verso Lampedusa, consentiranno a quell'incommentabile ministro di intervenire nuovamente per supportare la propria propaganda dell'odio anche in questo caso?


Sulla vicenda, questa la dichiarazione delle direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaela Milano.

"I tantissimi bambini piccoli e donne incinte salvate in extremis stamane dalla nave Mare Ionio, mentre il gommone su cui erano stipati si stava sgonfiando, sono la conferma che le attività di ricerca e soccorso sono indispensabili per evitare questa tragedia inaccettabile che continua ad avvenire davanti ai nostri occhi.

Bisogna intervenire tempestivamente per evitare altre morti assurde, prima di ogni altra considerazione su ciò che ha spinto queste mamme con i loro bambini a rischiare la vita per raggiungere un posto sicuro o sulle differenti posizioni che si possono avere sul fenomeno migratorio.

L'Italia, l'Europa non possono non proteggere la vita di questi bambini e queste mamme: è necessario riattivare subito un sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo insieme ad una modalità condivisa di gestione dei flussi migratori, che includa vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito per contrastare realmente il sistema dei trafficanti.

Nessun genitore metterebbe in mare un bambino di quell'età se la terra fosse più sicura per sé ed i propri figli. Le mamme e i bambini a bordo della nave Mare Ionio di Mediterranea devono poter sbarcare al più presto in un porto sicuro dove ricevere assistenza e, insieme alle persone soccorse dalla nave Eleonore della Lifeline che si trovano nella stessa situazione, sono la conferma che non si tratta di un'emergenza imprevedibile ma di una realtà che deve essere affrontata con una soluzione strutturale condivisa".


Di seguito è possibile avere l'ultima posizione sempre aggiornata della Mare Jonio...