La "guerra" tra la Provincia autonoma di Trento e gli orsi vede il presidente Maurizio Fugatti combatterla ad oggi contro l'orsa JJ4, il cui abbattimento è stato sospeso dal Tar, e contro l'orso M49, l'orso "ercolino" fuggito qualche giorno fa dal recinto in cui era stato rinchiuso, dopo aver divelto del tondino di ferro impiantato su un cordolo di cemento. 

Preventivamente, alcune associazioni animaliste, hanno messo le mani avanti nei confronti del presidente della PA di Trento. Tra queste l'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), il cui presidente ,Massimo Comparotto, lo ha diffidato dall'emanare una qualsiasi ordinanza nei riguardi dell'orso M49, tanto meno una di abbattimento, dal momento che quella emessa per l'orsa JJ4 è stata, come abbiamo visto,  sospesa dal Tar.

«Nella diffida - prosegue Comparotto - riportiamo alcune conclusioni della Relazione tecnico-scientifica sulla biologia ed ecologia della specie Orso Bruno, e nello specifico sul caso M49, redatta all'indomani della prima fuga dell'orso dal medico veterinario Maurilio Calleri, presidente di Limav Italia Odv, specializzato in ecologia e fauna selvatica. Speriamo vivamente che il presidente Fugatti rifletta sui dati e sulle circostanze evidenziati».
 Nella relazione si legge: 

"M49 è un orso giovane, di circa 3 anni, che occasionalmente si è reso responsabile nell'anno in corso (2019) di alcune predazioni di animali domestici, di cui 1 bovino, 2 equini e 3 ovini, su una popolazione di circa 46 mila, 5 mila equini e 61 mila ovo-caprini presenti in Trentino, per un danno di circa 7 mila euro che la Provincia risarcisce ai proprietari. Per questo è stato catturato, privandolo del suo ambiente naturale dove ha sempre vissuto, rinchiuso in una trappola-tubo che ne limitava i movimenti, sottoposto a un trasporto di decine di chilometri, senza alcuna sedazione, in una condizione di notevole stress e paura, per essere portato in un luogo a lui non familiare e di piccole dimensioni, l'area del Casteller che misura 60x100 metri ed è divisa in tre settori separati". 

«Tali considerazioni, espresse in riferimento alla cattura del 2019 dopo la prima fuga dal recinto di Casteller, valgono tutt'oggi. Il luogo di detenzione di M49 è inidoneo per l'indole, l'età, e il sesso dell'esemplare.Per l'Oipa l'ennesima fuga di M49 da Casteller dimostra la sofferenza che questo giovane esemplare nato libero sta provando. Ricordiamo che il Pacobace (Piano di azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro orientali) prevede all'articolo 3 la possibilità, in caso di orso "problematico" (sempre che M49 sia da considerare tale) di procedere con azioni preventive come, per esempio, la cattura con rilascio allo scopo di spostamento in zona idonea e non per forza, come invece fatto dalla Provincia autonoma di Trento, la cattura per captivazione permanente».