Nelle date di domenica 17 novembre e lunedì 18 novembre si sono tenute le elezioni comunali per l'amministrazione del Comune di Anzio.
Una realtà molto complessa, protagonista dell' inchiesta Tritone sulle 'ndrine nel 2022, condotta dai pm della Dda di Roma Giovanni Musarò e Alessandra Fini, che ha determinato il commissariamento per due anni della città e l'arresto di più di 70 persone, di cui 22 imputati per associazione a delinquere di stampo mafioso, con la richiesta di 240 anni di carcere.
Nel corso del processo Tritone emergono chiaramente i rapporti tra politica e 'ndrangheta. Il Pubblico Ministero Giovanni Musarò ha accertato la mediazione di Davide Perronace per la candidatura di Laura Nolfi del 2018, le prime elezioni in cui non si candidava in prima persona Pasquale Perronace come consigliere o assessore. Musarò ha aggiunto che gli imputati sono stati capaci di procurarsi notizie dalle forze dell'ordine, portando alla scoperta dei rapporti tra gli ufficiali di polizia giudiziaria e gli imputati.
Il Ministro dell'Interno Piantedosi ha affermato nella circostanza dell'inchiesta che Laura Nolfi ha operato delle scelte quando era nell'amministrazione locale che hanno generato occasioni di guadagno per soggetti controindicati. Ha parlato in particolare una concessione demaniale acquisita nel 2018 dalla madre di Laura Nolfi mentre era assessore, trasformata nel 2019 in esercizio di somministrazione di cibo e bevande. Un anno dopo la licenza è stata venduta, aumentandone il profitto, poi acquisita e data in gestione ad un altro operatore di cui sono stati dimostrati i rapporti con l'associazione 'ndranghetista operante ad Anzio.
Nonostante l'implicazione in questi fatti, Laura Nolfi passata nel frattempo da FI a FdI, si è candidata alle elezioni regionali del 2023 ,ad appena un mese dallo scioglimento del Consiglio Comunale di Anzio per condizionamento mafioso, salvo poi ritirarsi per lo scandalo emerso a seguito delle polemiche sollevate dai partiti di opposizione e delle associazioni antimafia.
Nel novembre 2024, in occasione delle elezioni comunali che hanno visto il candidato sindaco Bertollini di centrodestra conquistare una percentuale maggioritaria del 47%, non sufficiente però a evitare il ballottaggio, tra i candidati a consigliere comunale emerge un nome in particolare, che si lega familiarmente proprio all'ex assessore Laura Nolfi: si tratta di Ferrazzano Aurora. Classe 2004, nessuna esperienza politica, nessuna formazione universitaria, ma una grande eredità: i voti e la sponsorizzazione palese di Laura Nolfi. Parliamo di ben 786 voti. Ma dalle rilevazioni, emerge che la maggior parte dei cittadini sostiene di non sapere chi sia, dunque la stessa popolarità che ha riscosso alle urne non si riscontra nel paese reale. Numeri che, date le circostanze, hanno sollevato lo stupore di molti, in un contesto politico che è stato lungamente sotto indagine per voti di scambio e dove le relazioni parentali e i clientelismi possono fare la fortuna politica.
Ci si chiede, a questo punto, se la mancanza di discrezione porterà di nuovo Anzio nell'occhio del ciclone, ovvero ad un secondo commissariamento. Molti cittadini leggendo alcune liste, compresa la signora Lina Giannino di Rifondazione Partito Comunista, hanno sollevato l'inopportunità di candidare come consigliere comunale figli e parenti di coloro che erano implicati e inseriti nell'amministrazione precedente, sciolta per infiltrazioni mafiose. Si prospetta un futuro che sembra ancora troppo pericolosamente legato al passato. Ma è proprio l'indifferenza di molti verso la politica, che fa la fortuna di pochi, talvolta a scapito della collettività. Anzio non sarà Caivano, ma la competizione continua: piuttosto che voltare pagina, sarà ora di cambiare libro.
Nel frattempo, tutti gli occhi sono puntati su Anzio.