In prima serata, il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato ha  rilasciato una nota in cui ha comunicato  che "in data odierna, valutate le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’operazione Alitalia.

FS Italiane inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta".


Queste le parole con cui Di Maio ha commentato la scelta  di Ferrovie:

"Alitalia è la nostra compagnia di bandiera, sono i nostri aerei, sono i nostri lavoratori. Io non canto mai vittoria prima di vedere le carte e un serio piano industriale, perché non faccio campagna elettorale sulla pelle delle famiglie e delle persone. Ma oggi possiamo dire di aver posto le basi per il rilancio di Alitalia! 

E lo possiamo dire a gran voce perché avevamo ereditato una situazione disastrosa, cominciata con il vecchio governo Berlusconi e portata avanti dal Pd. Noi siamo riusciti a trovare una soluzione e questo è un grande risultato.

Un grande risultato raggiunto dopo settimane di lavoro intenso. Mentre qualcuno oggi si prendeva un caffè al tavolo e recitava la solita parte, qui abbiamo fatto la differenza.

Detto questo, il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, che è autonomo, ha scelto Atlantia come quarto partner del consorzio della nuova Alitalia.
Erano arrivate altre offerte, ma hanno scelto Atlantia.

Nessun pregiudizio, già lo avevo detto, anche perché lo Stato continuerà ad avere la maggioranza assoluta dell’azienda e quindi anche il controllo della newco. Era questo l’obiettivo che si era fissato il governo.

Sia chiara una cosa però: niente e nessuno cancellerà i 43 morti del Ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!

Andiamo avanti. Meno parole, più fatti!"


Adesso, però, non potrà non nascere la querelle tra Atlantia sì, Atlantia no, in relazione alla revoca annunciata dai 5 Stelle - indicata nella parte conclusiva della nota di Di Maio - per la concessione dell'intera rete autostradale gestita dalla società dei Benetton tramite Aspi. Una nuova gatta da pelare per il Governo del cambiamento.