Mentre a Westminster le squadre di negoziatori, i cui membri da un lato includono il cancelliere dello scacchiere Philip Hammond, il ministro dell'ambiente Michael Gove e dall'altro il cancelliere ombra John McDonnell, continuano i colloqui per riuscire a trovare una "scappatoia" per risolvere l'impasse sulla Brexit, il premier britannico Theresa May oggi era sul Continente a colloquio con Merkel e Macron per convincerli della necessità di posticipare la scadenza della Brexit alla nuova data da lei indicata: il 30 giugno.
I colloqui di questo martedì anticipano il Consiglio europeo che si svolgerà domani, indetto da DonaldTusk per decidere, per l'appunto, una nuova scadenza per l'uscita del Regno Unito dall'Ue.
Nel colloquio con la premier britannica, la cancelliera Merkel ha ribadito la propria disponibilità e quella dell'Europa ad evitare una "Hard Brexit", forse anche rivedendo parte dell'accordo già approvato a Bruxelles, lasciando intendere però di preferire una data di scadenza in là nel tempo, piuttosto che quella di fine giugno.
Secondo quanto anticipato da alcune fonti, mercoledì il Consiglio Europeo pare intenzionato a far slittare la data della prossima scadenza a dicembre 2019 o, addirittura, a marzo 2020.
Ad oggi la scadenza per la Brexit, che prevederebbe un'uscita della Gran Bretagna dall'Ue senza alcun accordo che regoli i rapporti con l'Europa, è fissata per le ore 23 del 12 aprile.