Tutti gli interessati al progetto erano ben a conoscenza, stampa compresa, che erano stati impugnati nei tempi di legge sia il decreto di compatibilità abientale (VIA ) del Ministro dell'ambiente e sia il decreto di Compatibilità urbanistica.

Tutti erano a conoscenza che come è accaduto per l'aeroporto di Firenze ( stessi avvocati e stessi consulenti ), anche qui l'annullamento dei decreti avrebbe portato all'annullamento dell'opera.  I cittadini ricorrenti hanno sempre informato i media degli iter in corso e hanno sempre sottolineato che piangere dopo sarebbe stato inutile. Oggi raccontare che si sono spesi soldi e altro è ridicolo, perchè appunto tutti conoscevano l'esistenza dei ricorsi pendenti e i cittadini sono solo " al primo grado ".

 A giugno uno degli ultimi comunicati stampa raccontava questo: “Su molti quotidiani e tv rimbalza la notizia della firma di Tria e la seguente notizia: “Dopo un anno di istruttoria del precedente Governo, e dopo un anno di istruttoria dell’attuale Governo, è giunto alla firma il decreto che conclude l’iter per la concessione relativa all’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi. Prende corpo il sistema aeroportuale regionale che unifica lo scalo di Capodichino con quello di Salerno-Pontecagnano”.

Lo dichiara il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Si darà respiro a Capodichino, che ha avuto negli ultimi anno una crescita straordinaria, ma è arrivato al limite delle possibilità di ulteriore espansione, e si fa decollare definitivamente lo scalo di Salerno Costa d’Amalfi, destinato a soddisfare l’utenza delle costiere amalfitana e cilentana, ma anche di Basilicata, Puglia e Calabria. Un sistema che a pieno regime – spiega De luca – potrà sviluppare un traffico, tra i due scali, di oltre 17 milioni di passeggeri. Sono previsti investimenti complessivi, tra pubblico e privato, per 230 milioni di euro”.

I cittadini di Pontecagnano aventi diritto , hanno depositato nei termini di legge “opposizione prima al decreto Via e in seguito al Decreto di compatibilità ambientale e collegati” . La prima udienza che rappresenta il primo grado di giudizio è stata fissata a Novembre. I cittadini ricorrenti hanno chiesto l’annullamento dei decreti e “ l’opzione zero “ ossia l’annullamento dell’opera che non è “ un semplice allungamento della pista “ ma un più vasto intervento su 56 ettari, pari a 60 campi di calcio con espropri importanti di case e terreni e che grava su circa 80 proprietari. Si ricorda che la Via non è stata concessa per milioni di passeggeri ma tutti gli studi per ottenerla sono solo modelli per 500.000 passeggeri a 10 anni ! Tutte le valutazioni saranno ovviamente discusse in ambito dei tribunali di competenza. Ricordano i cittadini ricorrenti AI LETTORI , che a Firenze, pochi giorni fa, il Tar ha annullato il decreto Via per la pista aeroporto di Firenze , pertanto l’opera al momento non può essere più eseguita. Ricordano ancora sempre i cittadini ricorrenti “ aventi diritto “ che lo stesso pool di avvocati di Firenze e periti discuteranno gli stessi ricorsi al Tar Salerno. Al momento quindi, in considerazione dei ricorsi esistenti e non ancora discussi, sembra prematuro e molto inopportuno effettuare proclami o peggio “ misconoscere e non raccontare l’esistenza dei ricorsi“e iniziare anche addirittura squallide lotte per acquisire paternità del “ risultato “ tra Regione Campania e M5s di cui i cittadini rimarcano la grande perplessità per la strana scelta operata contro i territori, la salute e l’ambiente che dovrebbe essere invece la loro quinta stella . Nessun comitato, ambientalisti o altro, solo ricorsi secondo legge e nei termini di “ cittadini aventi diritti certi e incontestabili “contro i quali si sono già costituiti , presentando memorie, l’aeroporto Salerno.


Il 25 ottobre gli stessi cittadini ricorrenti pubblicavano e diffondevano un altro comunicato stampa:

“Leggiamo su numerosi quotidiani proclami gioiosi e pseudo spot elettorali sulla fusione delle società per quanto riguarda aeroporto Costa D’Amalfi e spesso anche di imminenti inizio lavori e allungamenti pista e migliaia di voli.

Sottolineiamo che l’opera interessa 56 ettari di espropri ancora da intavolare e iniziare e che coinvolgono numerose abitazioni e terreni con attività per milioni di euro, assurdo consumo di territorio in piena zona agricola con numerose aziende che producono prodotti di grande qualità e che riceveranno danni insieme ai cittadini che ivi risiedono.

Si

segnala e si sottolinea che alcuni cittadini direttamente interessati dall’imponente opera progettata prevista dal Master Plan hanno da oltre un anno presentato e depositato presso il TAR Campania, Salerno un ricorso avverso il Decreto 36/2018 con il quale il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato la compatibilità ambientale dell’opera chiudendo positivamente la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (cd VIA). Il ricorso consta di ben venti motivi che oltre ad evidenziare il preoccupante impatto dell’opera sull’ambiente e sulla salute umana dei cittadini di Pontecagnano Faiano, Montecorvino Pugliano e Bellizzi (impatto colpevolmente sottovalutato nell’ambito della procedura di VIA), denunciano una serie di illegittimità del procedimento e delle prescrizioni del Decreto dovute anche alla carenza informativa del Master Plan.


Visti i recenti sviluppi procedimentali gli Avvocati Mauro Giovannelli, Guido Giovannelli e Luca Giagnoni (legali dei ricorrenti) hanno depositato in data 29.11.2018 apposita istanza al TAR Campania, Salerno finalizzata a accelerare la procedura di definizione nel merito del ricorso.

La valutazione di impatto ambientale del Master Plan Aeroportuale predisposto da ENAC e da Aeroporto di Salerno Spa forma quindi oggetto di un ricorso giurisdizionale che potrebbe portare all’annullamento del Decreto 36/2018 con inevitabili riflessi sia sul provvedimento di compatibilità urbanistica che, più in generale, sull’iter di realizzazione dell’opera.

Inoltre sono stati impugnati successivamente anche il decreto n 20896 del 19.12.2018 decreto di Compatibilità Urbanistica e collegati.

Trattandosi di primo grado la cui prima udienza si terrà il mese di Novembre 2019 sembra davvero prematuro raccontare di iter concluso. Il Via di Firenze ugualmente impugnato al Tar con gli stessi avvocati e periti è stato annullato e l’opera della nuova pista e tutte le altre autorizzazioni annullate.

Ovviamente ogni atto che è stato portato avanti in Campania, anche con dispendio di soldi da parte dei vari attori, non può’ mai prescindere dalla consapevolezza che i due decreti erano stati impugnati e devono appunto essere discussi in primo grado a breve”.

In tutta questa vicenda è perfettamente evidente che gli atti dei due ricorsi non sono a conoscenza della stampa e ne tanto meno nessuno li ha diffusi in questi anni , si tratta di numerosi atti che prendono in considerazione diverse cose e due consulenze firmate , una Agronomica e l’altra ambientale .Inoltre gli attori e ministeri al momento non hanno fornito ai ricorrenti la documentazione del "piano industriale"  che è ulteriore oggetto di ricorso alle autorità competenti.

Si sta troppo sbandierando che ci saranno "milioni di passeggeri" in pochi anni... dimenticando tutti che il Ministero non ha autorizzato un simile sviluppo ma appunto si parlava di autorizzazioni per 500.000 passeggeri a 10 anni. E' intuitivo pensare che tutte le procedure di Via e autorizzazioni vanno ripetute alla luce degli accordi industriali, e che nel master plan tutti i modelli sono riferiti a ben altri tipi di traffici. Inoltre e lo ripetiamo "NON ESISTE CARGO (non è previsto nel master plan) PER I PRIMI 10 ANNI", quindi al momento nessun prodotto alimentare o altro potrà mai partire da SALERNO.  Pertanto le varie associazioni di produttori dovrebbero ben guardarsi da appoggiare l'opera che sarà " altamente inquinante " su quarta gamma e rucola IGP e la ricaduta di inquinanti persistenti oltre a colpire le aziende immediatamente intorno all'area aeroportuale, saranno diffuse per oltre 10-15 km.

Nessuna città o paese che è sede di una realtà aeroportuale sembra essere felice, la qualità della vita dovuta al rumore e alla variazione della qualità dell'aria è senz'altro peggiorata "per sempre", con conseguenze abbastanza prevedibili secondo i modelli del master plan. Il progresso non può mai avere un prezzo , tra l'altro è questo il progresso? Inserire una tale criticità in un contesto agricolo?

Moltissimi aspetti di questa opera sono poco conosciuti dalla gente comune ma anche dalle varie associazioni ambientaliste e altro, che si scagliano fortemente contro un inceneritore o un compostaggio, piantano l'alberello con tanta pubblicità per salvaguardare l'ambiente e poi "cadono miseramente" su un aeroporto non conoscendo evidentemente di cosa si parla e cosa è un inquinamento diretto e secondario indotto. Ma al di là dei problemi di salute pubblica e ambientale, essere sorvolati da 737, aumentare traffici e auto, depositi carburante e rischi sorvolati e trasportati non fa certamente bene a nessuno.

Neppure faranno bene le numerose prescrizioni introdotte dalla presenza di un aeroporto  e che saranno pesanti per tutti coloro che ci vivono intorno. 

Non credo che i cittadini di Pontecagnano, Bellizzi e Montecorvino Pugliano hanno letto il master plan e neppure forse si rendono conto di ciò che potrebbe accadere. 

In un territorio che non ha mai avuto grandi cose , il regalo di un aeroporto sembra un dono dal cielo, ma diventerà certamente l'ennesima imbecillata come è stata L'ilva, o le perforazioni in Basilicata o il petrolchimico a Gela e l'inceneritori a Montale e Acerra. Prima o poi queste opere ripagano in patologie e qualità della vita. ( ascoltiamo i cittadini di Capodichino e Fiumicino)

Oggi si parla molto di ambiente e di tutto ciò che sta accadendo , è noto a tutti che per alcuni comportamenti sconsiderati abbiamo introdotto in Italia criticità ambientali tali da rendere la vita complessa a molti cittadini.

Sembra ovviamente paradossale parlare al governo di ambiente ed emissioni e poi costruire su 56 ettari un aeroporto in area agricola sulla testa di “ ignari e poco informati cittadini”.

Tra l’altro avendo redatto le relazioni ambientali per Firenze e Salerno e inoltre per Linate e Fiumicino, conosco benissimo i rischi ai quali va incontro la popolazione e conosco anche i numerosi punti oscuri di tutte le varie valutazioni e relazioni.

Sarebbe opportuno che tutti si informassero su cosa significa una criticità ambientale da Aeroporto , quali sono e saranno i rischi per ambiente e per la popolazione , sarebbe opportuno che si parlasse di scienza e di ciò che si sta scoprendo sul tipo di inquinanti in gioco

. A giudicare dalle sentenze di Firenze e da altri esempi , conosco anche che il problema è molto sentito, parliamo di problemi seri, di cancro alla mammella e altri tessuti, parliamo di sterilità e malformazioni fetali.

Oggi non possiamo permetterci di aggiungere altre criticità ambientali , ma bisogna per forza perseguire il principio della prudenza, lo studio serio del territorio nel quale vanno inserite le criticità, e la “prevenzione primaria“.

Solo in questo modo eviteremo di trasformare le generazioni future e come abbiamo scritto nella nostra ultima ricerca su Cancer & Science in U.S.A. Indeed, the earth and the environment in which we live is like a timeshare property, so we have a moral obligation to leave it clean – after “using” it – for the future generations .

La scienza va ascoltata le chiacchiere invece “messe da parte” per evitare poi problemi come per Ilva, Sarroch, Augusta, Tdf, Basilicata... piangere dopo non serve a nulla e crea problemi all’Italia intera. Credo che i giudici devono guardare con attenzione tutti gli atti e le relazioni. Per quanto riguarda il rapporto di una simile criticità con l'ambiente e la salute umana, bisogna ascoltare la scienza e comprendere cosa stanno dicendo nel mondo tanti miei colleghi ricercatori.                            La prevenzione primaria oggi è una delle poche armi che abbiamo per iniziare a virare ed evitare alcune problematiche che ci stanno creando seri problemi.   Non dovrebbe essere la " giustizia " a decidere queste cose ma a monte " il buon senso politico ", purtroppo troppo spesso bisogna ricorrere all'imparzialità e capacità dei giudici  per fare capire cosa sta accadendo. Oggi alla luce delle nuove ricerche è impossibile sostenere che l'inquinamento diretto e indotto da una criticità ambientale quale un aeroporto, non crea danni all'ambiente e alla salute umana. 

 


Cancer&Science U.S.A. 2019
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