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Su Eurogruppo, Mes, Consiglio Europeo, Fondo per la Ripresa... Salvini e Meloni ci sono o ci fanno?

Nella tarda serata di giovedì si è concluso l'Eurogruppo, che ha dibattuto sulle modalità con cui finanziare la ripresa economica europea a seguito della crisi provocata dalla pandemia da Covid-19.

Per i più distratti, l'Eurogruppo è un centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri delle Finanze degli Stati membri dell'eurozona. In pratica, è da considerarsi come una commissione parlamentare. Qualsiasi decisione concordata nell'Eurogruppo dovrà poi essere confermata e approvata dal Consiglio Europeo. 

Che cosa è stato concordato nella riunione di ieri? Così lo riassume il ministro delle Finanze Roberto Gualtieri in un comunicato pubblicato dal Mef:

“L'accordo raggiunto dall'Eurogruppo sul pacchetto di proposte per l'emergenza Covid-19 da sottoporre alle decisioni del Consiglio Europeo costituisce un ottimo risultato che giunge dopo un negoziato difficile e a tratti aspro.Grazie alla solida alleanza tra l'Italia e gli altri paesi firmatari della lettera promossa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l'agenda europea è cambiata e si è passati da un documento con un'unica proposta, il MES con condizionalità leggere, a un pacchetto di quattro proposte che include 200 miliardi della Bei per le imprese, 100 miliardi che attraverso il nuovo programma SURE contribuiranno a finanziare la cassa integrazione e la proposta italo-francese di un grande Fondo per la Ripresa alimentato dall'emissione di debito comune europeo.Inoltre, ai paesi che vorranno farvi ricorso, sarà possibile accedere a una nuova linea di credito dedicata unicamente all'emergenza sanitaria, che sarà totalmente priva di ogni condizionalità presente e futura. Sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo ai leader un pacchetto ambizioso di proposte, l'Italia si batterà con determinazione perché le decisioni del Consiglio Europeo siano all'altezza della sfida che l'Europa sta affrontando”.

In pratica, si tratta di una proposta di accordo che potrà diventare operativa se verrà approvata "in toto" da premier e capi di Stato nel prossimo Consiglio europeo. 

Gualtieri lo ha spiegato anche stamani in una intervista radiofonica, definendo quanto accaduto ieri “un ottimo primo tempo. Adesso dobbiamo vincere la partita al Consiglio europeo”.

E per non lasciare spazio a dubbi, Gualtieri ha ulteriormente precisato che “per noi questo pacchetto esiste solo se ci sono tutti e quattro i suoi elementi. L'ho detto con chiarezza al termine dell'eurogruppo”, aggiungendo che “sul recovery plan ci sarà la battaglia più dura perché l'Italia insieme a un folto gruppo di alleati chiede che questo strumento sia messo in campo rapidamente e che abbia una dimensione grande, proprio attraverso l'emissione di eurobond, di titoli comuni. 

Ci sono Paesi che si oppongono a questa proposta, ma siamo riusciti a metterla sul tavolo come una delle quattro proposte. E adesso è la proposta. 

Ora ci sarà una battaglia al Consiglio europeo e io l'ho già detto al momento delle conclusioni dell'Eurogruppo: per noi il pacchetto esiste solo se ci sono tutti e quattro i suoi elementi”.


Quindi, dalle parole del ministro, è evidente che qualsiasi decisione sul finanziamento della ripresa economica non è ancora stata presa in modo definitivo, che il Mes non fa parte del pacchetto e che il pacchetto potrà essere approvato solo se tutti i punti che lo compongono saranno approvati

Nonostante ciò, da ieri sera, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno iniziato ad urlare che l'Italia ha accettato di ricorrere al Mes, con tutto quello che ciò comporterebbe in termini di condizionamento dell'attività di governo.

Per questo, Gualtieri ha dovuto ricordare loro che “l'Eurogruppo ha proposto, non ha neanche deciso, che il Mes possa offrire oltre agli strumenti che già offre anche uno strumento incondizionato.  L'Italia non ha firmato nulla, non ha fatto richieste per aderire a nessun prestito Mes. 

Ha solo consentito che tra le quattro proposte sul tavolo ci sia anche quella di uno strumento senza condizionamenti per i Paesi che vorranno usarlo. Dopo di che noi consideriamo il Mes come tale, non adeguato ad affrontare questa crisi. Per affrontare questa crisi serve ben altro. 

Il centro della battaglia per l'Italia è la costituzione del fondo per la ripresa”.

 
Sulla questione, anche il premier Conte ha sentito il dovere di intervenire chiarendo che sul ricorso al Mes si era già espresso, che lo aveva giudicato inadatto nell'attuale situazione e che la sua posizione e quella del Governo non è mai cambiata e mai cambierà.


Nonostante i fatti parlino chiaramente, da ieri sera, Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) hanno iniziato ad urlare dai rispettivi profili social dichiarazioni senza senso, perché palesemente false.


Matteo Salvini (in sequenza):

MES APPROVATO: FUORI DALLA LEGGE, DITTATURA NEL NOME DEL VIRUSNon ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c'è il MES, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l'Italia ha versato all'Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri.P.S. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto.
...6 APRILE, CONTE SPERGIURA: "NO MES!"9 APRILE: IL GOVERNO CONTE APPROVA IL MES (E SENZA EUROBOND)Una drammatica Caporetto che ipoteca il futuro dell'Italia, il futuro dei nostri figli. È una giornata che purtroppo non dimenticheremo.Eurobond, l'unica richiesta che faceva l'Italia? Nisba. Poi diranno che è il Mes "light" (come la mozzarella light)... Ma è una truffa ai danni dei nostri figli.

...

NO MES, SIAMO ITALIANI!
SFIDUCIA AL GOVERNO, TU CI SEI?


Giorgia Meloni (in sequenza):

Il ministro Gualtieri ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela. Alla fine hanno vinto i diktat di Germania e Olanda, il Governo in questi giorni ha fatto finta di alzare la voce ma, tanto per cambiare, si è piegato ai dogmi nordeuropei. Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra Nazione come già successo in Grecia. Lo abbiamo preannunciato e lo ribadiamo: ora Conte, Gualtieri e Di Maio dovranno affrontare il Parlamento, dove Fratelli d'Italia è già schierato per impedire questo atto di alto tradimento verso il popolo italiano.
...Una sola parola: tradimento.


E allora, come giudicare altrimenti Salvini e Meloni se non chiedendosi: "Ci sono o ci fanno?"

Autore Ugo Longhi
Categoria Politica
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