L'Esercito sospende da ogni incarico il generale Vannacci per 11 mesi
Dopo la notizia di ieri del ricorso chiesto da Paola Egonu alla chiusura delle indagini in un nulla di fatto per la denuncia da lei presentata contro Vannacci che nel suo libro l'aveva presa ad esempio per spiegare che coloro che avessero i suoi tratti somatici non avrebbero rappresentato l'italianità, oggi è arrivata la notizia della sospensione del generale da qualsiasi incarico nell'esercito per i prossimi 11 mesi.
La sospensione fa seguito alle conclusioni del procedimento disciplinare avviato nei mesi scorsi dal ministero della Difesa dopo la pubblicazione del libro "Il mondo al contrario".
In base a quanto comunicato dal legale di Vannacci, l'avvocato Giorgio Carta, al suo assistito si
"stigmatizzano le circostanze della pubblicazione del libro Il mondo al contrario che avrebbe asseritamente denotato carenza del senso di responsabilità e determinato una lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata, compromettendo il prestigio e la reputazione dell'Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell'ambito della compagine militare".
Il difensore ha annunciato opposizione alla decisione dell'Esercito con un ricorso che presenterà al Tar Lazio, con richiesta di sospensiva, basandosi sul diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, militari compresi.
Alla notizia è arrivato anche il commento di Matteo Salvini, che spera di poter candidare Vannacci nelle file della Lega:
"Un'inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell'Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l'onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani".
E adesso chi lo dice al segretario della Lega, ministro per Infrastrutture e Trasporti, vicepremier che la sospensione è stata decisa dalle Forze Armate?