I Cittadini con il ricorso al Tar hanno difeso la salute della gente che vive a Pontecagnano, Bellizi e Montecorvino Pugliano, hanno difeso la salvaguardia dell’ ambiente e territorio agricolo, hanno presentato esaustive perizie mediche e agronomiche e complesse documentazioni.
Il territorio verrebbe devastato e compromesso dall’alta criticità ambientale dell’opera, da molti non conosciuta.
Un aeroporto è una severa fonte di inquinamento, esiste un inquinamento diretto dovuto ad aerei e altri mezzi e infra strutture e un inquinamento indotto . Inquinamento la cui ricaduta è per decine di chilometri e comporterà come da progetto un peggioramento non indifferente della qualità dell’aria respirata dai cittadini.
Ricordiamo che si tratta di sottrarre ben 56 ettari di terreni e case, pari a circa 60 campi di calcio di serie A, con grave ricaduta di inquinanti, problemi di salute e riduzione certa della qualità di vita per i cittadini che ivi risiedono.
Ricordano i cittadini ricorrenti che l’aeroporto costa D’Amalfi , pur se con Via approvato aveva già tre importanti prescrizioni ambientali da osservare prima di qualsiasi costruzione, scaturite durante il procedimento Via .
Tali prescrizioni furono portate in evidenza proprio dalle osservazioni presentate dai cittadini al Ministero dell’ambiente, durante il procedimento Via.
I cittadini che hanno partecipato al ricorso non sono i più temerari, come qualche giornale descrive, ma sono solo coloro i quali hanno deciso di difendere realmente il territorio e la salute dei cittadini, di questo si parla principalmente e non di altro .
Hanno fatto ricorso coloro che credevano in questo e coloro che non hanno avuto alcun timore di andare in giudizio contro le istituzioni e anche, cosa non meno trascurabile di questi tempi, di affrontare non piccoli sforzi economici .
I cittadini ricorrenti hanno richiesto l’annullamento di ogni progetto da eseguire, non altro.
Hanno richiesto la non costruzione dell’opera e l’annullamento definitivo dell’autorizzazione Via e di Compatibilità Urbanistica.
Questo hanno ottenuto dalla sentenza del Tar.
Al momento è ovvio che nessuno ha avuto contatti o altro , come riferisce qualche quotidiano, in quanto l’opera anche se ampiamente pubblicizzata non ha le autorizzazioni per essere costruita .
Chiediamoci perchè hanno continuato per anni ad andare avanti pur conoscendo l'esistenza dei ricorsi contro i decreti !
I ricorrenti non hanno fatto ricorso contro espropri o altro ma hanno impugnato al Tar i decreti ministeriali e ottenuto l’annullamento degli stessi, pertanto l’opera non ha nessuna autorizzazione per essere iniziata.
I cittadini ricorrenti non desiderano soluzioni alternative nè al momento queste sono da perseguire.
Inutile fare credere da parte di sindaci e istituzioni che non si vuol lasciare solo i 90 espropriati e che anzi " i sindaci di Pontecagnano e Bellizzi vorrebbero tendere una mano ".
Ricordo che il problema esproprio. se proprio si vuole raccontare tutta, viene dopo la eventuale vittoria delle istituzioni al Consiglio di Stato e non solo e non sarà ne breve e ne facile probabilmente.
I cittadini preso atto del ricorso delle istituzioni soccombenti nel giudizio al Tar si presenteranno al Consiglio di Stato, avendo dato ampio mandato agli avvocati di difendere le loro posizioni.
Nel caso dell’Aeroporto costa D’Amalfi si continua a sottolineare che il ricorso oltre a diverse situazione giuridiche, tratta dell’impatto che l’opera avrebbe sulla popolazione.
Tratta della qualità della vita degli abitanti, del problema sorvolati e trasportati, del consumo di 56 ettari di terreno agricolo, dei danni all’agricoltura che produce quarta gamma e rucola , e non della difesa della proprietà come sembra si voglia fare credere. Tra l'altro alcuni cittadini cederebbero parte dei terreni ma " continuerebbero a vivere in quella zona " .
Inoltre spesso quando si parla di criticità ambientale da aeroporto si racconta : " allora tutti gli aeroporti dovrebbero chiudere " ? E' ovvio che chi scrive così non conosce le varie situazioni che subiscono le popolazioni che vivono sotto un aeroporto. E' solo scarsa informazione.
Basterebbe documentarsi, andare a vedere cosa si scrive a Capodichino, ad Orio al Serio, a Linate a Fiumicino dove esistono continue lotte tra sindaci cittadini e aeroporto per ridurre voli inquinamento e rumore. Pontecagnano sembra l'unica città d'Italia che gradirebbe avere centinaia di aerei sulla testa accettando anche altri tipi di rischio sorvolati.
Purtroppo si ... anche gli aeroporti davvero sono criticità ambientali serissime che producono danni alle popolazioni di diverso tipo.
La scienza lo racconta ma non viene ascoltata , tra l'altro basterebbe leggere un master plan di un aeroporto per comprendere che molte cose sono ben scritte già su molte pagine di relazioni dallo stesso ente che propone l'opera.