Giovedì si è riunito il CdA Rai che ha inutilmente cercato di eleggere un presidente, senza però riuscirci.

Il CdA, senza un presidente nominato, ha poi preso due decisioni, descritte come urgenti e indifferibili", relative ai diritti della Serie A e all'approvazione del contratto di produzione di "Un posto al sole".

Una situazione a dir poco paradossale che difficilmente potrà essere legalmente sostenibile, se non verrà trovata una soluzione, nelle prossime settimane.


Questo il comunicato pubblicato dal CdA Rai:

"Il Consiglio di Amministrazione della Rai, riunitosi oggi, ha discusso nuovamente la situazione venutasi a creare dopo il voto della Commissione parlamentare di Vigilanza. Nel corso della riunione, su proposta della consigliera Rita Borioni, è stata votata la candidatura a Presidente del Consigliere Riccardo Laganà. Il Consigliere Laganà non ha ottenuto la maggioranza dei voti del Cda e per questo motivo il tema sarà pertanto all’ordine del giorno anche nella prossima riunione del Consiglio.

Il Cda ha inoltre approvato all’unanimità dei presenti – hanno lasciato l’aula al momento del voto i consiglieri Borioni e Laganà - l’acquisizione del pacchetto di immagini per tre stagioni del campionato di calcio di serie A, al via il prossimo 18 agosto, e il rinnovo del contratto per la produzione della fiction “Un posto al sole”, in onda su Rai3 dal 1996.

Si tratta di due decisioni urgenti e indifferibili per la Rai. Sul versante diritti serie A di calcio, il contratto consentirà di mantenere e rafforzare la programmazione di trasmissioni storiche come 90° Minuto, Quelli che…, Domenica Sportiva e Tutto il calcio minuto per minuto. Viene pertanto confermato un importante spazio televisivo che permette a tutti gli spettatori di seguire un campionato appassionante e popolare come quello della Serie A di calcio. Spazio che avrà la sua fruibilità anche attraverso il web Rai.

L’approvazione del contratto di produzione di “Un posto al sole” consentirà alla Rai di assicurarsi la prosecuzione della fiction storica di Rai3 – capace di raccontare con semplicità e genuinità il quotidiano con particolare attenzione alle tematiche sociali - che viene interamente realizzata all’interno del Centro di produzione Rai di Napoli."


Per le opposizioni, poiché esprimono 4 consiglieri su 7 dell’attuale CdA Rai ed hanno la maggioranza in commissione di Vigilanza, Lega e 5 Stelle devono garantire all'azienda la nomina di un presidente nel rispetto delle norme.

Nel caso in cui la situazione attuale dovesse permanere, Salvini, Di Maio, Conte e Tria potrebbero essere chiamati a risponderne.