Mi chiedo spesso come si possa permettere - in una società civile - che questo accada. Che un solo uomo possa dare scacco al mondo intero, fregandosene altamente di tutti i diritti faticosamente conquistati per una libertà individuale e collettiva, nel tentativo di creare degli equilibri per una civile convivenza.
Vorrei tanto che qualcuno alla fine mi raccontasse per filo e per segno quali sono gli interessi economici realmente in gioco, e quali intrecci politici e connivenze rendono possibile che si stia tutti inermi a guardare l'esaltato di turno che spadroneggia come fosse l'unico essere vivente rimasto in circolazione.
Per mia natura e per come sono stata educata, sono profondamente contraria ad ogni tipo di dittatura, di qualsiasi colore voglia tingersi. E soprattutto non amo chi si nasconde dietro un dito - pensando di diventare così invisibile - né tantomeno i ben pensanti che agitano il ditino indice in segno di benevolo rimprovero, mentre in altre situazioni e contesti non esitano a scagliare (metaforicamente) sassi grandi come macigni.
Beninteso, non sono guerrafondaia, ma Saddam e Gheddafi - non era poi una situazione tanto diversa - in fondo sono stati eliminati. Ovviamente quando questo giovava a qualcun altro.
E mentre Erdogan chiude 2000 tra scuole università e sindacati, in odore di favorire l'imam Gulen, e ne arresta un nipote, continuando ad incitare la "sua" folla a scendere in piazza per sostenere le azioni del governo, tutto il resto del mondo sta fermo a guardare, trincerandosi dietro l'alibi del "sei un sorvegliato speciale, veglieremo sul tuo agire". Troppi interessi in Siria, le reti commerciali che Erdogan ha intessuto in tutti questi anni di potere gli sono valse non solo l'incondizionata fiducia di una gran fetta di turchi (soprattutto quelli che si sono riempiti le tasche in questa crescita economica, ma anche di quelli che vaneggiano ancora la supremazia dell'Islam contro la moderazione) ma anche una grande affluenza di soldi che i governi europei hanno elargito, nel tentativo di frenare l'affluenza dei migranti.
Mi piacerebbe tanto sapere come mai uno che si permette di reprimere la libertà di stampa (e non solo quella), che sostiene l'Isis e lo fa non certo velatamente, che si permette di affermare "Le moschee sono le nostre caserme, le cupole i nostri elmetti, i minareti le nostre baionette ed i fedeli i nostri soldati" abbia ancora la più ampia facoltà di agire e possa permettersi di scaricare bombe sui curdi camuffandole per tentativi di sgominare avamposti terroristici, senza che nessuno <8e nella fattispecie in prima linea gli USA) muova un dito.
Poi accade che a Nizza (ultima in ordine temporale) qualcuno muoia. Di che ci stupiamo?