In questi giorni è fuori su Amazon l’edizione De Luxe della trilogia letteraria “Il Destino nelle sue mani” dello stimato autore Giancarlo Restivo. Più volte premiato, proviamo a scorrere brevemente la sua biografia artistica.

Giancarlo Restivo, per passione e non per mestiere, è autore indipendente e polivalente, di arte visiva, musicale, narrativa e in questo primo posto al Campionato Italiano di Poesia 2021.

Il suo primo romanzo “il Destino nelle Sue mani” pubblicato nel 2017, è divenuto Bestseller Amazon nella sezione Fantasy Cristiani, al secondo posto dopo il Mago di Oz; ed ha ricevuto l’onorificenza di “Opera con attestazione di merito” al Premio internazionale Michelangelo Buonarroti. Insieme al suo seguito “Le prime luci. Il racconto dell’esilio del mondo” e divenuto inoltre anche Bestseller Google. La chiusura della trilogia letteraria da lui composta, è stata un’opera teatrale dal titolo “Fino alla fine della Fede”, pubblicata a fine aprile 2022, contenente componimenti poetici quali “Nulla e perduto” (premio Penna d’Oro della letteratura italiana), “Il combattente” (premio nazionale La Rosa d’Oro) nonché alcuni suoi elaborati musicali. Tale opera è divenuta immediatamente Bestseller entrando nella Top10 dei Fantasy Cristiani e nella Top20 dei Classici e Allegorie Cristiane di Amazon.

Inoltre, è autore nell’ambito musicale come cantautore e compositore di colonne sonore. In quest’ultimo ambito è stato vincitore del Sanremo Music Award alla carriera nel 2018.

Nell’estate del 2022 ha vinto il Festival del Libro in Costiera Amalfitana affermandosi definitivamente nel panorama artistico italiano, essendo poi nominato come presidente di giuria al premio letterario nazionale La Rosa d’Oro.

Nell’ambito dell’espressione artigiana e digitale è ideatore del primo trofeo al mondo in realtà aumentata. Per info www.giancarlorestivo.it

 Ma proviamo a chiedere perché ha incominciato l’avventura artistica e cosa vuol dire per lui fare arte:

“Siamo al mondo per renderlo migliore. Ciò che mi è stato insegnato è che, quel che cambia la storia non sono mai le potenze ma le presenze. Ho sempre detto questo a me stesso, di non vivere una vita inutile. 

Perciò il desiderio che ho messo in campo è quello del cuore. A partire da questo cuore, mi viene, letteralmente, da voler far “accadere” ciò che urge nelle mie nottate insonni. E fortunatamente ho amici tanto pazzi da avermi aiutato a mettere in pratica tutte le opere che poi sono sorte nella vita e nel lavoro.

Sono un autore indipendente. Avendone le capacità, ho fondato la mia realtà editoriale e sono così stato libero di pubblicare senza restrizioni. 

Personalmente, ho sempre cercato di tramandare, quella tradizione che ha dato forma alla mia vita. In fondo, la maturità è cogliere l’essenza di chi ci ha preceduto ed esserne grati. Pertanto ogni cosa che ho disegnato, dipinto, che ho scritto o che ho suonato, racconta un vissuto a partire da lì, dice di un’esperienza di verità. Ciò che per me è bello e vero alla fine. Con la stessa tensione di un bambino che ha ricevuto un nuovo regalo e vuol farlo vedere a tutti. 

Ma quando uno è libero di dire ciò che vuole, quando uno ha la possibilità di esprimere se stesso, esprime ciò che ha di più caro. Perché noi siamo ciò che amiamo. E quello che ho di più caro è il rapporto con questo mistero che si è fatto uomo. Perciò non posso che scrivere di questo. 

Però, visto che ha cambiato la vita, e la vita è fatta di tanti aspetti; questo fatto ne investe ogni sfaccettatura. Esprimendosi così in musica, scrittura, pittura, ma anche nel lavoro, a casa soprattutto. In maniera mai banale, perché con quello a cui si tiene di più si sta attenti a non barare.

Per come la vedo io, l’arte serve a rappresentare questo, quel che riconosciamo come bello e vero, o a esprimerne la ricerca. Anzi l’arte è il tentativo più umano, intenso, doloroso, drammatico, di rappresentare quello che veramente cerchiamo. Ecco in ultimo, per me, è l’espressione dell’urgenza di una risposta che non menta. 

Perciò infine, spero che questo cuore non smetta mai di emergere e farsi sentire. Concludo quindi dicendo, che questa sana inquietudine è ciò che mi rassicura. Per me, assecondare questo cuore, questa mia sete infinita è l’arma per combattere qualunque sciagura. Insomma, se vogliamo non morire di tristezza, il fuoco dentro va tenuto vivo!